Immobili realizzati 30 anni fa e mai dichiarati e scarichi abusivi, una famiglia nei guai

BRINDISI- Immobili realizzati 30 anni fa e mai dichiarati e scarichi abusivi, una famiglia nei guai. I Militari della Stazione Forestale di Ceglie Messapica, nell’ approfondire le indagini su taluni scarichi di reflui domestici da abitazioni rurali, hanno stavolta scoperto che gli stessi immobili a servizio delle quali erano state realizzate le tubazioni, risultate abusive, risultavano costruiti da oltre 30 anni senza alcun titolo abilitativo.

L’ episodio si riferisce ad una zona nelle campagne cegliesi, in contrada Pezze Sant’ Angelo, per cui, a seguito del controllo ambientale sugli scarichi, è emerso che nell’ atto di donazione in favore dei figli, e sottoscritto 5 anni orsono da tutti i quattro componenti del medesimo nucleo familiare interessati alla transazione, era stato omesso di indicare gli immobili realizzati, abusivamente, nei terreni agricoli oggetto dell’ atto.

L’ abuso edilizio, commesso in tempi per cui il termine di prescrizione del reato è stato largamente superato, non è stato naturalmente contestato; ma le quattro persone sono state tutte deferite alla Procura della Repubblica di Brindisi per il reato di falso commesso dal privato in atto pubblico, ai sensi dell’ art. 483 del Codice penale.

Agli stessi è stata comminata una multa (sanzione amministrativa) per gli scarichi di reflui non autorizzati, dell’ importo da 600 a 3.000 euro, ai sensi dell’ art. 133, comma 2, del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”).

BrindisiOggi

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