BRINDISI – Anna e sua madre hanno finalmente la loro casa. La storia di Anna Gudalupi, 50 anni di Brindisi ve l’abbiamo raccontata qualche mese. La donna pur essendo affidataria di un casa comunale al quartiere Paradiso, e pur avendo firmato il contratto e pagato a sua spese la registrazione, a distanza di mesi non aveva ancora ottenuto l’abitazione perchè questa era occupata da un’altra persona. Un calvario per la donna ammalata e sua madre allettata, che avevano sulla spalle uno sfratto. Ma Anna non si è data per vinta, ha lottato per vedere riconosciuto il suo diritto. “Mi sono scontrata contro il muro di gomma degli uffici comunali, e contro la illegalità di chi occupava la mia casa senza averne diritto – racconta la donna – ma alla fine ce l’ho fatta. Sono felice ed emozionata”. Una storia paradossale che ha visto protagoniste le due donne che alla fine si sono rivolte anche ad un avvocato. Mentre tutti entravano nella nuove case della Torretta erano le uniche che pur avendo firmato il contratto non avevano la disponibilità dell’abitazione perchè all’interno c’era lo zio del precedente assegnatario, che a sua volta aveva ricevuto un’abitazione nuova. Alla fine il Comune è riuscito a far sgombrare l’immobile e Anna e sua mamma sono potute andare ad abitare.
“Siamo riusciti a mandare via questa persona che occupava senza alcun titolo la casa – spiega Mauro Masiello, assessore al Patrimonio – Ed ora abbiamo avviato il procedimento per capire come mai al posto del primo assegnatario ci fosse suo zio. Un procedimento che potrebbe portare la decadenza dell’assegnazione della nuova casa al vecchio assegnatario. Deve essere chiaro una volta per tutte – aggiunge Masiello – nel caso di alloggi comunali illegalmente occupati denunceremo l’occupazione alla Procura e chiederemo il sequestro dell’abitazione. Non abbiamo nessuna intenzione di avallare casi di illegalità”.
LA BARACCOPOLI DEL PARADISO È STATA OCCUPATA NUOVAMENTE..QUALCUNO CI FA ANCHE COMMERCIO LÌ..MA COME MAI NON SONO STATE DEMOLITE? O IL COMUNE ERA GIÀ A CONOSCENZA DI QUESTA MANOVRA? BO’.. SPERIAMO DI VENIRNE FUORI