BRINDISI– Per 80 immigrati che lo scorso 15 gennaio hanno trovato accoglienza nella vecchia scuola elementare al rione Perrino ve ne sono molti altri che restano senza tetto. In particolare ve ne sono 20 che ad oggi faticano a trovare un alloggio degno di essere chiamato tale. A ricordare la drammatica situazione di questi ragazzi, tra l’altro tutti con regolare permesso di soggiorno, è l’associazione Finis Terrae che da anni si occupa d’immigrazione.
Finis Terrae scrive al sindaco di Brindisi Mimmo Consales: “Noi di Finis Terrae, nelle ultime settimane, abbiamo parlato a lungo, invece, con quelle persone che per motivi di spazio sono rimaste fuori, loro malgrado, dalla possibilità di essere accolte nella nuova struttura del rione Perrino. Abbiamo potuto verificare che si tratta di persone titolari di regolari permessi di soggiorno e, come sa chi si occupa di queste cose, solo per casualità i loro titoli di soggiorno sono nella competenza di questure diverse da quella di Brindisi. Molti di essi, ad esempio, sono titolari di forme di protezione internazionale”.
L’ associazione ha incontrato questi ragazzi e raccolto le loro storie : “In larga misura svolgono lavori saltuari nelle nostre campagne in condizioni non proprio agevoli e con trattamenti economici inadeguati. Alcuni di essi, come lei ben sa, si arrangiano in alloggi di fortuna indegni di un paese civile, con l’aggravante che il clima invernale li espone a rischi sulla salute che aggravano le condizioni di precarietà”. I lavori di recupero del dormitorio di via Provinciale per San Vito, secondo la tabella di marcia, dovrebbero durare per un altro mese abbondante. Nel frattempo resta il problema dei migranti “in esubero” che ad oggi ancora per strada.
“Siamo coscienti che si tratti di una situazione straordinaria ma siamo anche convinti che una soluzione possa essere trovata, affrontando la questione con il giusto impegno- dice Finis Terrae– La nostra associazione si rende disponibile, in ogni caso, a seguire la vicenda offrendo la propria esperienza decennale in questo campo”.
Lu.Pez.
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