BRINDISI – Torna a casa Antonio Ferrari, l’ex consigliere comunale di Centro Democratico e dipendente Asl sospeso dal servizio coinvolto nello scandalo degli appalti truccati del cosiddetto “sistema Corso”. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha deciso di commutare la custodia cautelare in carcere in custodia cautelare agli arresti domiciliari per il geometra dell’area gestione tecnica dell’azienda sanitaria finito nell’occhio del ciclone.
Rimane in cella, invece, l’ingegnere Vincenzo Corso, sospettato di essere il deus ex machina dell’organizzazione. Entrambi sono difesi dall’avvocato Rosario Almiento che studierà le motivazioni di tale decisione presa dal Tribunale del Riesame.
Lo stesso percorso riservato a Ferrari è stato accordato agli imprenditori Roberto Braga ed Emilio Piliego, i cui interessi sono curati dall’avvocato Massimo Manfreda. Dalla cella, per mano dei giudici del riesame, sono passati agli arresti domiciliari perché, per loro, la custodia cautelare in carcere è stata ritenuta eccessiva.
Nei prossimi giorni si conosceranno le decisione che il riesame prenderà per gli altri personaggi coinvolti nelle operazioni Mercadet e Virus.
BrindisiOggi
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