BRINDISI- Il Comune di Brindisi revoca l’incarico a Teodoro Contardi da amministratore unico della Multiservizi ma il Tar di Lecce accoglie la sospensiva e fissa la decisione per il 27 giugno prossimo. La decisione del tribunale amministrativo è arrivata nella giornata di ieri dopo che Contardi ha presentato ricorso contro la decisione del sindaco Consales di revocarlo da amministratore della società partecipata del Comune di Brindisi. O meglio la Multiservizi è totalmente del Comune.
La revoca è quindi sospesa sino a quando non giungerà la decisione finale. Il provvedimento era stato adottato dall’Amministrazione comunale sulla base di alcune irregolarità riscontrate nella gestione Contardi: l’assunzione di 9 unità lavorative fatte dalla Multiservizi nonostante il divieto posto con un’ordinanza già dal commissario prefettizio Pezzuto, e per presunte irregolarità nei regolamenti interni per la gestione del personale e nei rapporti con i fornitori, compresi contratti di subappalto.
Per lunedì prossimo era stato convocato il consiglio di amministrazione della Multiservizi, all’ordine del giorno la revoca di Contardi. Dal 24 giugno infatti questa sarebbe stata effettiva, ora le cose cambiano almeno sino al 27 giugno. Contardi per qualche altro giorno resta alla guida della società. Dovrà ancora aspettare Francesco Arigliano, l’avvocato voluto dai centristi per amministratore la Multiservizi.
Sul fronte occupazionale i dipendenti prendono qualche mese di tempo, il Ministero ha slittato al 31 dicembre prossimo l’immissione sul mercato delle società partecipate, il Comune di Brindisi ha ancora qualche altro mese di tempo per attivare le procedure per salvare la società. Intanto oggi si è tenuta un’assemblea tra sindaco, assessore al Bilancio Carmela Lomartire, sindacati e Contardi durante la quale il primo cittadino ha annunciato il rinnovo dell’affidamento di tutti i servizi alla società Brindisi Multiservizi fino al prossimo 31 dicembre. Ha inoltre comunicato di aver individuato la soluzione ideale per mantenere inalterata la attuale forza lavoro, con la conseguente conferma anche dei lavoratori precari.
Lucia Portolano
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