«Posso accettare di lottare contro i miei avversari politici, per quanto dura possa essere la lotta; ma non posso più accettare di essere costretto a lottare contro chi mi dovrebbe sostenere in questa lotta. Qualcuno cominci a vergognarsi!». Questo lo sfogo affidato da Costantino Galasso, sindaco dimissionario di Torre Santa Susanna, alle colonne della sua pagine personale di facebook.
Chiarissimi i destinatari del messaggio, i componenti della sua maggioranza, chiarissimi i contenuti. Un po’ più oscuri, invece, i motivi delle esternazioni virtuali. Nei corridoi di Palazzo di Città corre voce di un Galasso infuriato con la componente della maggioranza di Sel, colpevole, a detta del sindaco, di non aver ancora accettato gli incarichi, assessorile per Franco Rodi e di consigliere con delega speciale per Francesca Epifani, lasciando, così, la maggioranza appesa a un filo. Galasso, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe lanciato un ultimatum sfociato, poi, nelle sue dimissioni di stamane.
Il sindaco, stando ai bene informati, si sentirebbe tra due fuochi: da una parte ci sarebbe Sel che lo terrebbe in ostaggio con le mancate firme e dall’altra l’ex vicesindaco, Serena Missere, che non sarebbe intenzionata a rientrare nel perimetro della maggioranza con una delega speciale ai servizi sociali. Le prossime ore, comunque, potranno essere utili a chiarire la situazione politica. Quando i diretti interessati scopriranno le carte che rappresentano le loro strategie, allora, tutto sarà più chiaro e il caldo autunno torrese potrà definitivamente iniziare.
Maurizio Distante
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