Il sindaco annuncia scuola chiuse, ma alcune sono aperte: si faccia chiarezza una volta per tutte

BRINDISI – Famiglie nel caos. A scuola si, a scuola no.  Mentre Michele Emiliano è alle prese con un braccio di ferro con il governo che nel nuovo Dpcm ha previsto l’apertura delle scuole, alunni e genitori non sanno che fare, e sono nel limbo. Il presidente della Regione Puglia ha invitato il governo a chiedere la revoca della sua ordinanza di chiusura, altrimenti non riapre. Emiliano sottolinea la sua preoccupazione per i contagi nelle scuole e la difficoltà della Puglia al tracciamento dei positivi e pare stia per emanare un’ordinanza in cui lascia libere le famiglie di decidere.

Intanto a Brindisi la confusione regna sovrana, dove il sindaco Riccardo Rossi in una diretta Facebook ieri pomeriggio alle 18 ha annunciato, che sentiti tutti i dirigenti scolastici dei 9 comprensivi della città, è stato stabilito che ancora oggi 6 novembre le scuole sarebbero state chiuse, salvo quelle per l’infanzia. Ma nella realtà non era propriamente così, perchè con una circolare inviata ai genitori della scuola elementare Bozzano e della scuola media Marzabotto il dirigente scolastico, Girolamo D’Errico, comunicava che le lezioni in presenza sarebbero riprese dal 6 novembre con modalità alternata tra presenza e dad. Ed aggiungeva anche che l’attività antimeridiana non era da intendersi obbligatoria in questa fase, ma come opportunità previa condivisione con la famiglia. Insomma si lasciava libera la famiglia di decidere, senza dare però altre opportunità didattica. Fermo restando che alla Marzabotto la dad dal 18 ottobre non è mai iniziata. I gruppi social dei genitori sono andati in tilt nelle ultime ore non sapendo cosa fare. E’ arrivato davvero il momento di mettere un pò d’ordine e di garantire l’istruzione a questi ragazzi. Intanto si attende la nuova ordinanza regionale per il 9 novembre.

BrindisiOggi

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