Il sindacato di polizia Sap lancia l’allarme: «Rischio criminalità elevato a causa dei tagli ai reparti»

BRINDISI – Il sindacato di polizia Sap della provincia di Brindisi ha lanciato il suo grido d’allarme per la situazione attuale della sicurezza nel territorio provinciale. L’appello, se possibile, si fa ancor più vibrante se si guarda al futuro prossimo, quando la paventata possibilità di un riassetto e di una riorganizzazione degli uffici e dei reparti di polizia nel capoluogo messapico potrebbero mettere in ginocchio, secondo il rappresentante dell’organizzazione sindacale di categoria, la pubblica sicurezza in tutto il territorio.

«Giungono inquietanti notizie circa una rivisitazione, in modo peggiorativo, da parte del dipartimento della pubblica sicurezza, di alcuni uffici della polizia di Stato in questa tormentata provincia – si legge nel comunicato del Sap, a firma del segretario Francesco Pulli – È paradossale come un dipartimento denominato “della pubblica sicurezza” abdichi alla propria essenza e legittimi l’illegalità. Piuttosto che lottare a livello governativo per il consolidamento se non addirittura il potenziamento dei propri uffici dislocati sul territorio, il dipartimento in questione soggiace e china il capo».

L’organizzazione sindacale lamenta il ridimensionamento già in atto delle forze di polizia di alcuni uffici ritenuti cruciali per gli standard di sicurezza della città e non solo. «Istituzioni e politica frenano il progresso, limitando l’attività investigativa informatica, sempre più crescente e complessa, volta a contrastare una sopraffina genialità criminale. Il futuro passa per la rete e, piuttosto che potenziare questa specialità, si rema in direzione opposta. Nello scalo ferroviario sostano, privi della presenza della pubblica sicurezza per metà della giornata, merci esplodenti, una vera e propria bomba innescata nel centro urbano, e la problematica non riesce ad avere un esito, per un assoluto distacco di tutti verso la questione. Istituzioni e politica dimenticano anche la strenua lotta fatta e che, silenziosamente, si continua a portare avanti per mantenere le nostre coste pulite e inattaccabili da organizzazioni criminose che, sulla scia dei passati contrabbandieri, vorrebbero penetrare nella città direttamente dal mare con traffici di varia natura e stabilire un quotidiano d’illegalità».

Pulli si riferisce, con ogni evidenza, alla riorganizzazione della polizia postale, della polizia ferroviaria e della sezione navale della polizia di Stato che porterebbero, secondo il Sap, a un abbassamento del livello di sicurezza in città. Pulli si rivolge, oltre che al prefetto, Nicola Prete, e al questore, Roberto Gentile, anche al capo della polizia, Alessandro Pansa, e al Ministero dell’Interno, dal quale parte l’idea del piano di razionalizzazione delle risorse che potrebbe portare gli effetti paventati dal sindacato di categoria rappresentato da Pulli. «Alle autorità provinciali di pubblica sicurezza si chiede di tutelare e garantire questa città, di non sottostare passivamente ai dictact di una politica confusa e inefficace, rappresentando nelle sedi competenti il grave nocumento che gli interventi paventati dal dipartimento potrebbero arrecare a questa provincia».

BrindisiOggi

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