BRINDISI – Il segretario provinciale del Pd Francesco Rogoli interviene dopo le dimissioni di Rosy Barretta a presidente provinciale del Partito democratico. Questa la sua nota integrale.
“Ho letto con molta attenzione la lettera con la quale Rosy Barretta ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’assemblea provinciale del PD di Brindisi. Mi rammarica che lei sia giunta a questa conclusione che personalmente non condivido e che le chiedo, pubblicamente, di rivedere. Lo faccio con il rispetto che si deve a chi arriva a compiere scelte forti, sofferte e a lungo ponderate. Ma lo faccio proprio perchè non intendo ignorare le ragioni che lei ha posto alla base delle sue dimissioni. Nè voglio che questo atto si consumi nell’indifferenza generale e senza essere oggetto di una adeguata riflessione da parte degli organismi dirigenti territoriali. Siamo, peraltro, alla vigilia di un congresso che vedrà impegnato il PD non solo a Brindisi ma in tutta la Puglia in uno sforzo teso a rilanciare il ruolo e la funzione di un partito che governa la regione e la maggioranza dei comuni di medie e grandi dimensioni. E su cosa è giusto che si celebri il congresso se non, appunto, su come il PD si organizza, su come discute delle questioni, sulla necessaria agibilità interna come presupposto per una apertura, vera, verso la società e le sue articolazioni, su ciò che il PD vuole fare di territori come Brindisi che attraversano passaggi dai quali usciranno radicalmente cambiati nel loro profilo economico, produttivo, sociale? A me sembra che i problemi che Rosy Barretta pone possano trovare risposte dentro un congresso che abbia queste caratteristiche, e occorre far si che il congresso del PD, a Brindisi come in Puglia, abbia queste caratteristiche. Proprio per questa ragione, al punto in cui siamo, più che dei pur importanti regolamenti congressuali, è della qualità del dibattito e del confronto che terremo che dobbiamo preoccuparci, essendo il PD responsabile del governo dei principali enti del territorio. Ecco perchè Rosy, tornando a svolgere il ruolo di presidente dell’assemblea provinciale del PD, può senz’altro dare un contributo importante in un momento cruciale tanto per il partito, quanto e soprattutto per la nostra Provincia. Per questo le chiedo di riprendere la tessera del PD e di ritirare le sue dimissioni”.
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