BRINDISI – “Rispetto alla prima fase abbiamo più ricoveri in Terapia Intensiva, ma siamo organizzati meglio e sappiamo come affrontare la situazione”. Massimo Calò è il vicario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi. “Siamo più preparati – spiega Calò – anche se il numero rispetto alla prima ondata è nettamente maggiore, e questo preoccupa. A marzo in Terapia Intensiva non abbiamo mai superato i 6 pazienti, ora ne abbiamo sette e sino a qualche giorno fa nove. In due giorni abbiamo estubato e trasferito in altri reparti tre persone. Questa è una notizia”.
Anche la donna di 40 anni sta meglio, è stata estubata ed è in ventilazione non invasiva. È stata portata d’urgenza al Perrino subito dopo aver partorito all’ospedale di Francavilla Fontana. Le sue condizioni sono nettamente migliorate. Nel frattempo il reparto di Ginecologia e Ostetricia del Camberlingo è stato chiuso per tre giorni a seguito di altri contagi.
L’età media dei pazienti che hanno bisogno della Terapia Intensiva si è notevolmente abbassata. In meno di un mese si sono comunque registrati sette decessi, i pazienti avevano un’età compresa tra 54 e 85 anni.
All’interno del parcheggio dell’ospedale di Brindisi si trova la Terapia Intensiva Covid, la struttura è stata costruita dalla Protezione civile durante la prima ondata. Al momento sono attivi 10 posti letti su 26, e il personale della Rianimazione Covid è stato trasferito in questo locale. All’interno del Perrino si trovano gli altri 8 posti per la Terapia Intensiva non Covid, ai quali se ne potrebbero aggiungere ancora 8. Il problema resta la carenza del personale. In caso di emergenza sarebbero comunque attivati tutti e 26 posti letto Covid del modulo esterno, e in soccorso al Perrino arriverebbero i rianimatori dell’ospedale di Ostuni e Francavilla Fontana. La Asl ha già predisposto un piano. Nel frattempo sono stati recuperati i primi 107 posti richiesti per il Perrino dal piano regionale. Entro il 30 novembre nell’ospedale brindisino dovranno essere recuperati per il Covid 282 posti letto, disponibilità venute fuori dopo con l’accorpamento dei reparti e il blocco dei ricoveri ordinari. Gli ospedali pugliesi Covid funzionano solo per le urgenze, e per i pazienti che hanno contratto il virus. Ad oggi, 8 novembre, al Perrino sono ricoverate 47 persone: 18 in Malattie Infettive, 17 Pneumologia, 5 Medicina Interna, 7 in Rianimazione.
Lu.Po.
Commenta per primo