BRINDISI – (da il7 Magazine) La situazione è esplosa nell’ultimo fine settimana. Improvvisamente la curva dei contagi nell’ultimo week end, tra il 17 e 18 ottobre, è cresciuta anche nella provincia di Brindisi che sino a questo momento sembrava aver mantenuto un andamento basso. Si calcolano 212 positivi al Covid, tra questi circa una settantina sono minori, mentre nella città di Brindisi i contagiati sono 47 di cui 11 sono ragazzini. Una recrudescenza improvvisa, che alla Asl di Brindisi non si aspettavano da un giorno all’altro. I casi di minori riguardano bambini della scuola materna sino ai ragazzi di scuole superiori. Negli ultimi giorni si sono verificati due piccoli focolai, il primo in una scuola media ad Ostuni dove si sono contagiati 9 ragazzini di una stessa classe dopo che l’insegnante è risultata positiva, e l’altro in una scuola elementare a Villa Castelli con 7 alunni positivi. Particolarmente attenzionata è la situazione a Villa Castelli dove ci sono diversi cluster familiari. Secondo il dipartimento di Igiene e sanità pubblica della Asl di Brindisi è proprio all’interno delle famiglie che si svilupperebbe maggiormente il contagio. “Non ci preoccupano a livello sanitario i ragazzini che si contagiano – spiega Stefano Termini, direttore del Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica – attualmente i minori positivi nella nostra provincia sono tutti asintomatici o pauci sintomatici. Per i giovani è poco meno di un’ influenza. Il problema è che i ragazzi creano cluster familiari, contagiano genitori, nonni e zii per i quali le conseguenze possono essere più gravi. I giovani devono essere responsabili, il fatto che non percepiscano sintomi chiaramente non fa avere loro la percezione della malattia”.
Sono ben 20 gli istituti scolastici della provincia di Brindisi in cui sono stati registrati casi di positività. Un solo studente positivo significa centinaia di tamponi da effettuare, tra ragazzi, insegnanti, familiari e altri contatti stretti sei i minori frequentano scuole calcio, piscine, e palestre. Migliaia di persone in quarantena fiduciaria in attesa di effettuare il tampone con risvolti economici e sociali. Il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo dopo i 9 contagi nella scuola media Oralndini Barnaba ha sospeso sino al 30 ottobre le lezioni in presenza.
Negli ultimi giorni nelle prime ore del mattino si sono registrate lunghissime file fuori dal drive in dell’ospedale Perrino dove si effettuano i tamponi. La Asl raccomanda di non presentarsi senza prenotazione per evitare inutile attese, nello stesso tempo chi ha la prenotazione deve rispettare gli orari degli appuntamenti. Dall’altra parte gli utenti lamentano la difficoltà di riuscire a comunicare con l’ufficio prevenzione così da poter prenotare il tampone. Le linee sono continuamente occupate, con gli operatori che stanno cercando di affrontare l’ondata degli ultimi giorni.
Cosa sia accaduto da un momento l’altro non lo sanno spiegare neanche i medici. Il ritorno del virus per tutti era prevedibile e già annunciato, ma non si capisce cosa lo abbia scatenato proprio ora. Le preoccupazioni aumentano se si pensa ai prossimi mesi con l’arrivo dell’influenza stagionale che potrebbe mandare in tilt il sistema sanitario. Al momento all’ospedale Perrino sono ricoverati con Covid 26 pazienti, tre di questi si trovano in Terapia Intensiva nel padiglione esterno, realizzato nella prima fase della pandemia, ed entrato in funzione il 18 ottobre. La struttura ospita 26 posti letto tra Terapia Intensiva e sub Intensiva, anche se resta la carenza di personale. Nell’ospedale brindisino ci sono anche sei pazienti provenienti da Bari e dalla Bat, dove la situazione nelle strutture sanitarie inizia ad essere emergenziale.
I ricoverati hanno un’età compresa tra i 58 e i 69 anni, e non tutti hanno patologie pregresse. Per ora al Perrino l’unico reparto Covid attivato è quello di Malattia Infettive, oltre alla Terapia Intensiva. Ma sono stati sospesi i ricoveri programmati, proprio come avvenne il 9 marzo scorso.
“La situazione è esplosa da un momento all’altro – afferma Giuseppe Pasqualone, direttore generale della Asl di Brindisi – nel nostro laboratorio stiamo facendo 600 tamponi al giorno, nel caso ci dovesse essere bisogno possiamo appoggiarci alla rete laboratori pubblici, oppure anche da Mardighian. Intanto siamo in attesa che arrivi la prossima settimana un nuovo macchinario con nuovi reagenti che ci permetterà di registrare altri 500 test al giorno. Supereremo così i mille al giorno. La procedura per l’acquisto è stata attivata a maggio scorso ma è stata complicata perché c’è richiesta in tutto il mondo. La prossima settimana lo strumento sarà a Brindisi e ci vorrà il tempo di collaudarla. Ma fare il tampone un giorno prima o dopo non cambia la vita – aggiunge il dirigente – l’importante è mettere in sicurezza le persone”. L’intento della Direzione generale è quello di far lavorare il laboratorio e l’ufficio prevenzione 24 ore al giorno, senza sosta, per questo è necessaria una nuova organizzazione del lavoro. “Ho convocato i sindacati – afferma Pasqualone – dobbiamo cambiare l’organizzazione del lavoro urgentemente. Intanto stiamo continuando ad assumere altri 50 infermieri, e stiamo reclutando circa 15 medici da dedicare al dipartimento di prevenzione e al post Covid. E il 26 ottobre si chiude l’avviso per i medici per dare sopporto alle Usca, il sevizio domiciliare. Mentre al Pronto soccorso aumenteremo l’area di osservazione breve con 16 posti letto. Tra quattro settimane arriverà un prefabbricato che sarà dedicato proprio a questo. Il consiglio che posso dare è di fare sempre molta attenzione, siamo costretti a limitare la nostra vita sociale e chiedo di avere molto pazienza. La Asl sta facendo il possibile per andare incontro a tutti”.
Lucia Portolano
Magari anche il giovedì nel mercato settimanale con le mamme che assalgono le bancarelle
Nessuno sa spiegarsi i motivi dell’incremento improvviso dei contagi????? Fatevi una passeggiata a piazza Santa Teresa la sera…forse lo scoprirete