BRINDISI – E’ impegno in prima linea contro l’emergenza Covid-19. Pietro Gatti è il primario del reparto di Medicina dell’ospedale Perrino di Brindisi dove sono ricoverati al momento malati positivi, e sospetti Covid-19. Dopo le notizie sulla chiusura dei reparti del Perrino per il contagio degli operatori sanitari e le preoccupazioni espresse dalla cittadinanza il medico ha postato una sua testimonianza su Facebook che vi riportiamo
Da operatore in prima linea nella lotta al COVID
NON CI STO alla denigrazione dell’operato di un intero ospedale.
NON CI STO alla denigrazione del lavoro di tante persone.
NON CI STO alla umiliazione di operatori che rischiano la propria vita ogni giorno
NON CI STO all’umiliazione di farmacisti, tecnici e amministrativi che ogni giorno lavorano per dare il loro supporto a tutti
NON CI STO al massacro generalizzato per fini politici
Non esiste un problema Perrino, esiste un problema COVID. In tutti gli ospedali d’italia ci sono operatori sanitari ammalati, anche in ospedali notoriamente superogranizzati, privati e NO COVID. Al Perrino ci sono 7-8 operatori positivi (tra l’altro ottimi profesionisti ed esperti nella lotta al COVID?) e per questo si chiude un ospedale o si denigra il lavoro di tutti? Dagli all’untore?
Ci sono stati degli errori? si non tutto è perfetto, ma abbiamo a che fare con una condizione in cui nessuno si è mai venuto a trovare e quindi gli errori vanno corretti in corsa.
Unico dato vero da quanto uscito fuori è che è’ esistito un problema tamponi, ci sono stati grossi ritardi, ma legati ad approvvigionamento di reattivi e a difetti organizzativi iniziali. Ora si sta procedendo discretamente. Si può migliorare, sempre. Non possiamo mollare ora che vediamo la luce alla fine del tunnel e le curve statistiche la fanno intravedere.
Onore a tutti coloro che si stanno prodigando (dal DG all’addetto alle pulizie passando per tutte le altre figure professionali che lavorano dietro le quinte, ma che sono indispensabili). Ci saranno altri infetti sicuramente tra gli operatori, ma questo non sarà dovuto alla mancanza di DPI idonei che sono sempre stati forniti a chi li doveva avere. Quanto sopra perchè non si umilia il lavoro di chi, come i miei collaboratori, ogni giorno mette a repentaglio la propria vita non facendo gli eroi, ma semplicemente rispettando il giuramento di Ippocrate: curare i pazienti e assicurare loro la giusta assistenza infermieristica e di supporto.
Dobbiamo migliorare sempre per ridurre i rischi degli operatori, ma sono rischi insiti nella professione.
(DOTT. PIETRO GATTI DIRETTORE U.O.C. MEDICINA INTERNA OSPEDALE PERRINO – BRINDISI)
da operatore di ultima fila nella lotta alla drammatica epidemia provocata dall’oscuro male del covid-19, desidero solo precisare che è inconcepibile, se non assurdo, immaginare atteggiamenti infamanti contro chi ha messo e continua a mettere la propria vita a salvaguardia di quella altrui. Le categorie sanitarie tutte, e non solo queste, ricevono quotidianamente apprezzamenti e riconoscimenti per l’ineccepibile e gravoso lavoro che svolgono e per il quale pagano grossi prezzi che non possono essere vanificati da errori umani o da decisioni operative purtroppo verificatesi sbagliate a causa di un evento di immense dimensioni e tragicamente non ancora circoscritto. Quindi, è di tutta evidenza la necessità di continuare ad operare, ciascuno per il ruolo che riveste, contro questa pandemia respondabile anche della chiusura di alcuni reparti del Nosocomio “Perrino”.
Brindisi, 04/04/2020 Franco Leoci
FORSE SAREBBE IL CASO DI UTILIZZARE IN QUESTA FASE FOTO MENO ESPRESSIVE GRAZIE
pare sia lo sport preferito da noi brindisini denigrare tutto ciò che si fa di positivo nella nostra amata città. o no? e…dai signori, un po d’amor proprio.
…e questo chi è Mandrake? anche se Mandrake non ci sta….. l’ospedale è un casino e non per colpa dei sanitari….ben altre sono le colpe dell’organizzazione sanitaria della provincia di Brindisi in particolare e della Puglia in generale. Speriamo che questa pandemia abbia un risvolto organizzativo positivo: tolga le competenze sanitarie alle Regioni!
Nessuno denigra gli operatori. Semmai la critica è rivolta al DG.
Questa sì che è una nota reale e confortante. Grazie al primario per averla scritta E grazie alla direzione Brindisi oggi.