Il Perrino “obsoleto e inadeguato”, il direttore generale della Asl chiede la costruzione di un nuovo ospedale

Snim 2024

BRINDISI- Ospedale Perrino a Brindisi, obsoleto ed inadeguato alle esigenze del territorio, il direttore generale della Asl, Flavio Roseto, chiede ad Emiliano la costruzione di un nuovo presidio ospedaliero. Le criticità dell’ospedale Perrino di Brindisi sono note a tutti, dalla carenza di medici agli ascensori eternamente bloccati, dal mal funzionamento degli impianti di condizionamento alle sale operatorie e posti letto  insufficienti per coprire la richiesta degli utenti. Alla luce di tutto questo il direttore generale della Asl di Brindisi, Flavio Roseto, ha inoltrato formale richiesta alla Regione Puglia affinchè si valuti la possibilità di realizzare un nuovo ospedale. “Il Presidio Ospedaliero “A. Perrino” di Brindisi è entrato in funzione da poco più di venti anni, anche se la sua progettazione risale a circa cinquanta anni addietro. La struttura presenta forti carenze- scrive Roseto- che sono difficilmente superabili, a causa della ubicazione del lotto e della distribuzione planimetrica dello stabile”. In pratica il direttore generale sostiene che la struttura sia oramai obsoleta e che le criticità che affliggono quotidianamente la direzione siano oramai insuperabili. “L’edificio è una struttura a monoblocco su ben tredici livelli, di cui undici fuori terra e due interrati. Gli orientamenti progettuali attuali propendono per una struttura a sviluppo orizzontale, più agevole e dinamica, che meglio si adatta alle esigenze assistenziali e di minore impatto ambientale- spiega , entrando nel dettaglio-  I percorsi, ad esempio, non rispondono a criteri di efficienza, la collocazione delle aree di emergenza dovrebbero essere in stretto collegamento con le diagnostiche, terapie intensive, sale operatorie, ecc., così da rispondere in maniera adeguata alle esigenze assistenziali”. Per non parlare, dice ancora Roseto, che “la considerevole altezza della struttura incide anche sulle procedure di sicurezza antincendio o di evacuazione dei pazienti e del personale, rese molto più difficoltose per motivi ovvi. Il servizio di Dialisi al decimo piano, inoltre, oltre ai noti problemi che riguardano l’accesso attraverso un solo ascensore dedicato, ha la centrale di osmosi ubicata sul lastrico solare, che per funzionare necessita del continuo approvvigionamento di grandi quantità di acqua”. Questi solo alcuni degli aspetti portati all’attenzione della Regione ma c’è molto altro ancora. La soluzione sarebbe quella di “prevedere la costruzione di una nuova struttura ospedaliera, sviluppata in orizzontale, con spazi adeguati e impianti improntati all’efficientamento energetico, che sia coerente con le norme di sicurezza vigenti e con i requisiti di accreditamento, più flessibile nei confronti delle innovazioni tecnologiche, che consenta un maggiore controllo delle infezioni ospedaliere e che sia meglio rispondente alla richieste assistenziali secondo standard di qualità più elevati- conclude Roseto-  L’attuale struttura potrebbe essere utilmente riconvertita per accogliere in modo più funzionale tutte le strutture sanitarie non di ricovero e/o amministrative della Città di Brindisi, razionalizzando anche l’impiego di personale, cronicamente insufficiente”.

BrindisiOggi

AVG Teorema

3 Commenti

  1. pannelli solari dove vi sono I parcheggi,riparerebbero anche le auto dal sole.raccoglitore d acque piovane con impianto d depurazione

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*