SAN PANCRAZIO SALENTINO- Il Pd di San Pancrazio Salentino contro Maurizio Bruno, e la parte dei democratici che ha inteso fare l’alleanza con Forza Italia pur di vincere le elezioni Provinciali. Su 17 consiglieri ben 15 di San Pancrazio domenica scorsa non si sono recati alle urne. Per quanto riguarda il Pd, si è trattata di una forma di protesta contro alcuni dirigenti del partito, in primis Bruno, che non avrebbe portato avanti un dialogo e un coinvolgimento nel partito. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del Pd di San Pancrazio Salentino, al quale ha anche aderito il sindaco Salvatore Ripa.
“ Riteniamo indispensabile fare delle riflessioni su quanto sta accedendo in Provincia di Brindisi in questi giorni. Un’analisi del voto provinciale serena che non dimentichi quanto accaduto in questi mesi per capire quale futuro ci attenda. Dalle prime reazioni pare che si faccia fatica a capire il dato saliente di questa tornata elettorale: il centro sinistra in provincia è minoranza. Non è difficile infatti risalire all’identità politica degli eletti che vede una netta prevalenza di esponenti di centrodestra, dato incongruente con il corpo elettorale. Un ente quello provincia in predissesto finanziario senza risorse ne personale dove tutti e tutto è abbandonato a se stesso, ente utilizzato, da chi si è ormai da tempo autoproclamato depositario del diritto della gestione politica del PD provinciale, come laboratorio nel quale sperimentare nuove alchimie politiche utili esclusivamente alle proprie ambizioni e carriere personali. Da tempo cerchiamo sommessamente ed umilmente di proporre ragionamenti di carattere politico per una speranza di rinascita del PD in terra di Brindisi che ritorni ad essere utile, rappresentativo e funzionale espressione di tutta la società. Purtroppo questa posizione è stato maldestramente aggirata dal sindaco Bruno che evidentemente pensa che tutti coloro che si impegnano in politica lo facciano per mere motivazioni carrieristiche a lui affini. Detto questo pare utile ribadire la nostra posizione già nota e rappresentata in tempi non sospetti, di ricerca di una discussione ampia e democratica per affrontare politicamente il problema delle Provincie anche a seguito del risultato referendario. Lui non aveva alcun potere decisionale di bloccare questo dibattito e percorrere solitarie vie alternative in quanto come segretario provinciale è stato già esautorato dai poteri che tale ruolo prevede con decisione del direttivo provinciale alla presenza del segretario regionale LACARRA. Decidere in solitudine o attorniato da pochi consigliori davanti ad un caminetto, escludendo chi è stato democraticamente eletto dagli iscritti a rappresentarli ai vari livelli, non è l’idea di partecipazione politica che il nostro partito ha sempre perseguito e praticato. Tutto questo perseguito sistematicamente al fine di depotenziare la federazione provinciale privandola di ogni possibilità di indirizzo politico, surrogando i dirigenti provinciali democraticamente eletti con altre assemblee non contemplate dal nostro statuto costituite ad uso e consumo proprio e convocata a liste chiuse e presentate. Per concludere si chiarisce che la posizione del circolo Pd di San Pancrazio Salentino e del sindaco RIPA sono state espresse in tempo utile e prima che le liste per il rinnovo del Consiglio Provinciale fossero state stilate e presentate, proprio per cercare di stimolare fino all’ultimo un dibattito utile ed efficace per le decisioni da prendere sul futuro delle Provincie rispetto a chi ha responsabilità di governo per poter intervenire. Essendo stato completamente negato questo dibattito, caduto nel vuoto, abbiamo ritenuto coerentemente di non partecipare ad una competizione messa in campo da pochi soliti noti con procedure e soluzioni a dir poco discutibili e che nulla hanno a che fare con la vera soluzione del problema delle Province. Pertanto abbiamo gìà espresso e lo facciamo ancora viva condanna per i metodi da satrapo da tempo ormai utilizzati dal sindaco Bruno, metodi che hanno portato di fatto alla situazione del PD in provincia di Brindisi, anche in merito alle ultime consultazioni. Sicuramente tutto questo potrà anche essere dovuto ai troppi impegni, derivanti dal triplice incarico, concentrati su una sola persona che dispone come tutti di sole 24 ore al giorno.”
BrindisiOggi
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