Il Pd contro se stesso: “Inadeguato il servizio rifiuti, troppi problemi, siamo in imbarazzo”

BRINDISI- Disservizi, inadeguatezze, problematiche economiche e dubbi sulla la questione rifiuti. A sollevare le criticità è il partito democratico di Brindisi, il primo partito di maggioranza, e quello di appartenenza dell’assessore all’Ambiente Antonio Monetti. Insomma il Pd gioca in casa sul tema, dice di essere in imbarazzo nei confronti dei cittadini e promette che resterà vigile e attento nell’interesse della comunità. Nello stesso tempo critica l’operato dell’amministrazione, la stessa amministrazione della quale fa parte, sul contenuto della gara d’appalto. Insomma la posizione critica, da chi, il problema dovrebbe gestirlo. O forse è l’annuncio di posizioni future.

 “Tanti, forse troppi, le incertezze legati alla gestione rifiuti- scrive il Pd di Brindisi in una nota diffusa alla stampa- E ciò ha fatto si che la problematica degenerasse fino a diventare una vera e propria emergenza di capitale importanza. Tra i problemi più grandi ricordiamo le troppe aziende succedutesi nel tempo come l’incapacità della politica di decidere il completamento del ciclo dei rifiuti (dimostrata anche dallo stato di abbandono di alcuni stabilimenti cittadini). Senza dimenticare le questioni legati ai lavoratori: da un lato vi è un passato esageratamente permissivo verso atteggiamenti sbagliati di alcuni lavoratori (che ha portato ad una percentuale di assenze giornaliere molto più alta che in altri settori), dall’altro le frequenti frizioni relative all’erogazione degli stipendi. Di fronte a tutto questo, la politica non può rimanere silente. Non si può abbassare la guardia rispetto ad un problema che evidentemente sta degenerando.”

Nello stesso comunicato il partito democratico afferma che  la presenza dell’assessore Monetti impone a lui e a tutto il PD di Brindisi di essere ancora più responsabili e critici nei confronti di tutte quelle situazioni che producono disagio per i cittadini.

“Nessuno vuole dimenticare tutte le problematiche emerse nel periodo della gestione Monteco- si legge ancora nella nota- denunciate dai nostri consiglieri comunali nella scorsa consiliatura, ed evidenti da tutti i cittadini con la forte emergenza rifiuti verificata prima del passaggio alla nuova azienda. Nessuno dimentica un passato buio fatto affidamenti senza contratto e di disservizi senza multe. Noi del PD di Brindisi abbiamo accolto con entusiasmo l’ingresso della stessa azienda (Ecologica Pugliese) in quando si è presentata con mezzi nuovi ed efficienti, un capannone attrezzato. La notte di Capodanno vi erano diversi mezzi in strada a rendere limpida e presentabile la città. Nel centro cittadino la presenza degli operatori era visibile ad ogni ora del giorno e della notte. Ben presto, però, sono venute e galla carenze ed inefficienze. In particolare hanno fatto difetto le attrezzature: da un lato strumenti di raccolta insufficienti nel numero e poco capienti, da un lato mezzi non adeguati alla raccolta differenziata. E qui occorre aprire una parentesi sulla pecca di una amministrazione che non prevede all’interno del capitolato d’appalto che l’azienda deve dotarsi di camioncini più piccoli per poter effettuare la raccolta differenziata nelle strette vie del centro.

La maggiore preoccupazione è, però, dovuta al grave crollo della raccolta differenziata passata dal 35% al 17%. Fa riflettere che nessun impianto di raccolta di frazione organica abbia voluto sottoscrivere un contratto con la Ecologica Pugliese; fa ancora più riflettere che la Tersan di Modugno che fino al giorno prima ha accolto i rifiuti Monteco non abbia voluto accettare quelli di EP (anche una minima parte del totale). Aver trovato un impianto a Salerno per conferire la frazione organica, allo stato, si è rivelata un’opportunità in grado di sopperire all’emergenza. Ma non si può accettare che le spese extraviaggio ed il conseguente conferimento vengano pagate per intero dal Comune di Brindisi.

Lo stesso Pd ricorda  il problema della questione economica.  “Forte preoccupazione- dicono ancora i democratici- arriva per l’assenza di un fido in banca, per il ritardo del pagamento del primo stipendio per circa 250 lavoratori e per la proposta di dilazionare in due parti dello stesso, proposta che risulta sindacalmente alquanto anomala. Di fronte a questo panorama disarmante, il PD sarà sempre attento e vigile alla questione/emergenza rifiuti controllerà e denuncerà con forza tutte quelle situazioni che producono emergenza, gravano sulle tasche dei cittadini e che creano imbarazzo all’Amministrazione e ad un partito che, dell’Amministrazione, deve essere parte portante e decisiva.”

Insomma non funzionerebbe nulla in questa vicenda. Il primo partito a Brindisi se n’è accorto.

 BrindisiOggi

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