INTERVENTO/ Il lungo confronto si è concluso: Angela Carluccio con il 51,13% delle preferenze è il nuovo sindaco di Brindisi, ma poiché solo il 41,6% ha votato al secondo turno, significa che al momento della sua elezione godeva solo di un quinto della fiducia dei suoi concittadini. Il cambiamento del modo di far politica, invocato da tutti, non si può dire sia stato pienamente raggiunto. Tornano in Consiglio Comunale troppi naviganti di lungo corso e voltabandiera. Una novità comunque c’è stata: per la prima volta Brindisi ha una donna sindaco. Il minimo distacco registrato al termine del ballottaggio (solo 626 voti) è comunque da attribuire al soccorso che le è pervenuto da alcuni personaggi, grandi collettori di voti. Una cambiale che, speriamo, il nuovo sindaco non debba pagare a breve termine (soprattutto se manterrà il suo impegno di non inserire in giunta componenti già parte del vecchio consiglio comunale). Ottenuta la fiducia con un programma chiaro, coerente, realistico, portato a conoscenza dei cittadini, il neosindaco dovrebbe procedere, senza ripensamenti o logoranti mediazioni, alla sua rapida attuazione. Dovrà rivendicare autonomia rispetto ai partiti che l’hanno espressa, assumere rischi, esercitare responsabilità, circondarsi di collaboratori competenti e onesti, resistere a eventuali provocazioni e minacce, abbandonare la partita qualora, ci auguriamo di no, venissero meno le condizioni minime per proseguire nella strada del rinnovamento. La politica, d’altro canto, non può essere un mestiere a tempo indeterminato. I sindaci migliori, quelli più liberi e innovativi, un mestiere l’hanno già e possono tornare a esercitarlo in qualsiasi momento, senza difficoltà o rimpianti. I consiglieri comunali, invece , anche quelli eletti con gran numero di preferenze, non potranno per questo pretendere di esercitare maggiore potere, richiedendo l’attribuzione d’incarichi che prescindano dalle loro reali attitudini e competenze. Potranno accontentarsi di svolgere, con serietà e continuità, funzioni ugualmente importanti, di stimolo, proposta e controllo dell’attività amministrativa. L’opposizione, infine, dovrà essere ferma, trasparente ma costruttiva. Gli interessi generali dovrebbero sempre esser posti al disopra degli interessi della loro parte o personali. Sono illusioni ? forse. Il rinnovamento della politica, quello vero, è però anche questo.
Giuseppe Antonelli
Purtroppo tutto sta andando secondo le peggiori previsioni: i metodi, i nomi, i compromessi. Ci si potrebbe attendere di più dalla prima donna sindaco di Brindisi: più coraggio, più autonomia, più indifferenza alle aspettative dei rappresentanti della peggiore storia amministrativa locale. Il rischio quale sarebbe? quello di tornare e prima o poi al vecchio mestiere? sempre meglio che galleggiare e inevitabilmente affondare ….!
Qualche dubbio continuo ad averlo anch’io, cari amici. Sono tuttavia fisiologicamente contrario alla logica del “tanto peggio, tanto meglio “. E’ vero, nel nuovo consiglio comunale ci sono troppi mestieranti della politica, (alcuni ancora non logori dopo una permanenza pluridecennale). Sono presenti però anche consiglieri e oppositori onesti, motivati, qualificati: che esercitino questi ultimi, con rigore e fermezza, le indispensabili funzioni di controllo, proposta, denuncia, senza attendere o augurarsi il prossimo intervento della magistratura. Tenuto conto infine che votare sono andati meno del 50% degli aventi diritto, la maggioranza espressa, qualora fallisse, sarebbe stata l’espressione più autentica della passività e attitudine al lamento dei brindisini ..
Buon giorno Pino,
apprezzo il taglio “costruttivo” che hai voluto dare ai tuoi pensieri. Non so francamente quanto tu ci creda fino in fondo ma, a differenza di tutti gli altri pezzi che ho potuto leggere in questi giorni, colmi di indicazioni e consigli ma comunque grondanti di nichilismo, il tuo intervento si distacca e lascia uno spiraglio aperto alla speranza….forse perchè la Carluccio è donna e, in quanto donna, rimane simbolo di vita e rinnovamento….
A me invece da molta amarezza il risultato di questa tornata elettorale, dalla quale francamente non mi aspettavo nulla, assolutamente nulla.
Troppo diffusa l’ignoranza (in senso lato) che trovo nella gente, una propensione all’inerzia ed alla strafottenza che, unita alla atavica ricerca della via facile e meno faticosa per ottenere le cose, fa dei brindisini un popolo di cui tristemente vergognarsi.
Mi imbarazza leggere quello che dicono di noi su Repubblica, mi umilia aver dovuto assistere alle acrobazie di un notaio che, nel nostro immaginario rappresenterebbe il garante della legalità, ma che invece, pur di non rinunciare alla scena pubblica, si getta in un progetto che già la dice lunga sulla stima che nutre per i rappresentanti della coalizione vincente. Mi fa rabbia il rintuzzarsi di responsabilità degli sconfitti, che con le loro inutili riflessioni postume, dimostrano ancor di più che anche loro non rappresentavano affatto la svolta.
Ma tant’è, questo è davvero quello che ci tocca accettare, compresa la Sindaca. Femminile. Singolare.
Sono fiducioso ! Come cittadino vedo in lei un cambiamento volontario !!!! Se Nn volerlo fare di sua oppure costretta ..,,,, le prossime elezioni SONO DI ROSSI / alparone!
“…..Dovrà rivendicare autonomia rispetto ai partiti che l’hanno espressa, assumere rischi, esercitare responsabilità, circondarsi di collaboratori competenti e onesti, resistere a eventuali provocazioni e minacce, abbandonare la partita qualora, ci auguriamo di no, venissero meno le condizioni minime per proseguire nella strada del rinnovamento…..”. Tu credi, caro Antonelli, che possano succedere cose del genere? Non sono un pessimista, ma ritengo che quanto da te su esposto rimarrà un angelico, casto,meravigliosamente teorico concetto ( che io condivido al 100%). La “squadra” ( che virgoletto solo per non dare una definizione più attinente ma suscettibile di censura-querela) che ha sostenuto questa gentile signora, e di cui alcuni personaggi sono in varie foto, credo metterebbe a disagio pure l’imperatore Caligola. E mi fermo qui. Spero solo di sbagliarmi.
Quanta fiducia Pino, speriamo che sia così!!!!!!!!!! Io ti consiglio di leggere l’articolo di Paolo Ercolani sul manifesto di oggi!!!
con l’espressine “collettori di voti” hai reso l’idea!!!
mah!!! io dei dubbi ce li ho!!!
tanto si da come andrà a finire