Il nastro dell’Enel allagato il pm blocca il drenaggio. Di Santo: “Tutta la zona è a rischio esondazione”/Video

BRINDISI– Esonda il canale di Fiume Piccolo e l’acqua va a finire nel nastro trasportatore dell’Enel a Cerano. Lo allaga completamente,  e in alcuni tratti ne ha bloccato la funzione . Intanto la società elettrica incarica delle ditte per drenare l’acqua  e svuotare il nastro attraverso delle pompe. E’ a questo punto che interviene l’Arpa, la magistratura e i carabinieri del Noe. A sollevare il caso è stato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi Pasquale Luperti. “Alcuni agricoltori del posto mi avevano segnalato- spiega l’assessore Luperti–  della presenza di alcuni tubi collegati alle pompe  che stavano prelevando l’acqua dal nastro e la rigettavano  nel canale di Fiume Piccolo e in alcuni terreni. E’ per questo che ho allertato gli uffici comunali competenti, che a loro volta hanno chiamato l’Arpa per verificare la situazione”. L’acqua raccolta dal nastro e poi riversata sarebbe entrata in contatto con il carbone. Questo è accaduto ieri sera.

Nella mattina di oggi, su segnalazione della stessa Arpa, sul posto per un sopralluogo si sono recati il pubblico ministero Iolanda Chimienti  i carabinieri del Noe, con il maggiore Candido, il direttore regionale dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato, e il segretario generale dell’Autorità di Bacino Antonio Di Santo  con alcuni dirigenti Enel (Video). Sul fatto è stata aperta un’inchiesta  per  accertare eventuali responsabilità.

Per ora la magistratura ha bloccato le operazioni di svuotamento del nastro trasportatore, ha chiesto ad Enel un cronoprogramma sulle modalità dell’eliminazione dell’acqua, che dovrà essere approvato e autorizzato. Non è la prima volta che si verificano gli allagamenti nel nastro trasportatore. Sembrerebbe il terzo episodio.

Il canale di fiume Piccolo  richiede  una bonifica e una maggiore manutenzione, costruito nel 900 a servizio dell’agricoltura ed ora inserito in un contesto industriale, sul quale canale passa anche un ponte e una ferrovia che fanno da strozzatura.

Ad evidenziare i limiti tecnici del canale che dovrebbe raccogliere le acque piovane è lo stesso segretario generale dell’Autorità di Bacino Antonio Di Santo. “Tutta questa zona- spiega Di Santo- è a rischio esondazione. I cambiamenti climatici e  le strozzature create negli anni dall’uomo provocano questi fenomeni. Inoltre il canale richiede maggiore manutenzione”.

Intanto Enel fa sapere  che ha attivato un piano per la messa in sicurezza dell’impianto rispetto ai rischi per l’incolumità dei lavoratori presenti sull’asse. A seguito dell’intervento degli Organi di Controllo sono stati forniti  tutti gli elementi richiesti riguardo alla problematica. Nei prossimi giorni presenterà agli Enti competenti un programma per il rapido ripristino della viabilità e successivamente del nastro trasportatore e confida in una rapida risoluzione del problema.

Lucia Portolano

Video sopralluogo

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