Il dormitorio per gli immigrati diventa una tendopoli sul parcheggio di Costa Morena

BRINDISI- Una tendopoli sul parcheggio di Costa Morena, questa la soluzione al problema del dormitorio per gli immigrati di Via Provinciale per San Vito a Brindisi. Una soluzione temporanea individuata al termine di un vertice svoltosi in Comune alla presenza del Sindaco Mimmo Consales, dei rappresentanti della Provincia di Brindisi, della Regione Puglia, della Caritas, che al momento gestisce il dormitorio, delle forze armate, Reggimento San Marco, Marina Militare, ONU ma anche Autorità Portuale, Camera di Commercio ed ASI. Ed è stato proprio il vice presedente dell’ASI, Cosimo Convertino, a lanciare la proposta di Costa Morena. Il parcheggio è piuttosto grande e per di più asfaltato, ora bisognerà verificare se sussiste un problema di caratterizzazione, dopo di chè si potrà procedere. La soluzione dell’ASI è stata valutata come la migliore tra tutte le proposte oggi avanzate. Il direttore della Caritas, Bruno Mitrugno, aveva invece  proposto di utilizzare il campetto di calcio adiacente l’ex caserma Vigili del Fuoco, ora sede della società Santa Teresa. Una proposta subito smontata dal comandante provinciale  dei Vigili del Fuoco, Carlo Federico,  perché il campetto non è solo un’area di gioco ma prima di tutto un’area sulla quale avvengono esercitazioni e operazioni di colonna mobile. Il parcheggio di Via Spalato, invece, la proposta dell’Autorità Portuale di Brindisi, che non potendo mettere a disposizione le aree interne al porto per motivi di sicurezza, ha garantito ugualmente la sua collaborazione ad allestire l’area prospiciente lo scalo marittimo. La tendopoli dovrebbe ospitare circa una quarantina di tende, la Regione in queste ore sta verificando la disponibilità delle attrezzature e dei container con i servizi igienici. La base delle Nazioni Unite a Brindisi ha offerto un tensostatico da 240mq. Il reggimento San Marco e la Marina Militare non avendo aree a disposizione e né tanto meno mezzi, perché dicono c’è crisi e le loro possibilità sono state ridimensionate, hanno offerto la manodopera, ossia piena collaborazione per l’allestimento delle tende. Anche la Protezione civile comunale è disponibile a collaborare. Il trasferimento dei 120 ospiti dal dormitorio di Via Provinciale per San Vito alla tendopoli servirà a consentire i lavori di rifacimento dello stabile in questo momento gravato da una ordinanza di sgombero, perché fatiscente e fuori norma. Gli interventi programmati per un importo di 85mila euro, serviranno quindi a garantire i requisiti minimi di sicurezza. Secondo il progetto la struttura sarà adeguata ad accogliere 80 persone. Ci saranno, infatti, 80 posti letto, 80 armadi, 80 kit di biancheria (tra lenzuola e coperte), tutto il materiale sarà ignifugo. Sarà vietato l’uso dei fornelli, in pratica non si potrà cucinare e consumare pasti così com’è avvenuto sino ad ora. Ci sarà il riscaldamento e l’acqua calda. Contemporaneamente si sta provvedendo ad avviare anche i lavori sulla struttura di Via De Leo a Tuturano, l’appalto è stato affidato,  per un milione e seicento mila euro, ad una ditta che comincerà dal primo ottobre ed avrà 300 giorni per completare gli interventi necessari. Quella di Tuturano diverrà a tutti gli effetti, una casa di accoglienza e non semplicemente un dormitorio. Qui i posti disponibili sono 60 e sarà in grado di ospitare anche famiglie intere oltre che ospiti singoli. “L’obiettivo, ha detto il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, è quello di risolvere il problema una volta per tutte. Siamo la città dell’accoglienza e dobbiamo garantire dignità ai nostri ospiti”. Il vescovo di Brindisi monsignor Rocco Talucci ha aggiunto “La Caritas e le parrocchie sono vicine alle persone che hanno bisogno anche quando i numeri aumentano. La mia presenza oggi è per testimoniare un decennio di collaborazione con il Comune di Brindisi”. Le soluzioni individuate oggi restano, comunque,  soluzioni a breve e medio termine, il Comune di Brindisi ha comunque intenzione di realizzare una grande struttura di accoglienza  là dove oggi c’è l’ex macello di Via Torretta, per questo progetto il Comune si sta attivando per poter accedere ai finanziamenti Por.  

Lucia Pezzuto

 

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