BRINDISI- L’Enel deve versare al Comune di Brindisi 22.787.122 entro il 31 dicembre 2012. Questa è la somma dell’ Ici e dell’Imu che la società elettrica ha accumulato dal 2007 ad oggi, secondo i calcoli effettuati dall’assessorato al bilancio dopo i nuovi accatastamenti eseguiti dall’Enel. Rispetto al passato infatti è stato accatastato il nastro trasportatore di Cerano così come le turbine. L’ici versato annualmente per la centrale Federico II dal 2007 al 2010 è stata di 513 mila euro, per il 2011 di 519 mila. Con i nuovi accatastamenti invece sarebbe dovuta essere annualmente di 3.230.000, questo significa che nei cinque anni trascorsi l’Enel ha versato in meno ogni anni 2.716.357. Consales ha chiesto così il dovuto accumulato negli anni. Ed è sommando le varie cifre compresa l’Imu del 2012 che si raggiungono e superano i 22 milioni di euro. Nello specifico l’assessorato al bilancio guidato dall’assessore Carmela Lo Martire ha previsto 13.575.941 da incassare per il 2007-2001, ai quali si sommano 1.098.524 di interessi a debito, 2.262.657 in sanzioni e 5.850.000 per l’Imu del 2012.
La società energetica è pronta a versare il dovuto, questa mattina ha provveduto ad accatastare altre opere così come richiesto dal Comune ma la cifra cambierà di ulteriori 100 mila euro. Il sindaco Consales ha parlato di grande risultato ottenuto dalla città tutta, inoltre ha lanciato un messaggio a chi aveva intravisto rapporti privilegiati tra Enel e questa nuova Amministrazione. “E’ un successo per tutta la città- ha detto il sindaco- una risposta ai cittadini, e una risposta alle nostre esigenze di bilancio. Queste risorse ci permetteranno di non sforare il patto di stabilità, e di guardare con più serenità al futuro della nostra città dopo i tagli agli enti locali”. Non promette riduzioni delle tasse, Consales, ma assicurare la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini. I 22 milioni di euro serviranno inoltre a far respirare i conti del Comune, che aveva sforato il patto di stabilità di ben 17 milioni di euro. Così si potranno liberare investimenti, pagare i lavori e far aprire nuovi cantieri. “Ora più nessuno- ha spiegato il primo cittadino- potrà fare allusioni con Enel. Non ci sono sconti per nessuno”.
A pagare non sarà solo la centrale di Cerano, l’assessore Lo Martire ha chiesto a tutte le aziende della zona industriale che producono energia( così come deliberato dal Consiglio comunale) di fornire entro il 15 novembre prossimo la documentazione per calcolare le imposte, nel mirino Enipower, Edipower, la Sfir , Sanofi aventis, e gli impianti fotovoltaici. Per queste si tratterà di cifre più piccole,ma comunque considerevoli, che faranno prendere fiato ai bilanci comunali. “E’ giusto – ha concluso Consales- che anche le aziende paghino come tutti i cittadini. Questa Amministrazione ha fatto ciò che nessuno aveva mai fatto”.
Una battaglia questa dell’Ici e dell’Imu alle centrali di Brindisi cominciata tre anni fa dall’ex consigliere comunale del Pd Enzo Albano, è stato lui a portare all’attenzione delle varie amministrazioni quanto realmente le aziende avrebbero dovuto pagare, e quanto invece sborsavano.
Lucia Portolano
Commenta per primo