FRANCAVILLA FONTANA – Il Comune di Francavilla Fontana deve restituire alla Regione Puglia ben 1 milione euro a causa dei lavori mai fatti per il Centro di carico Intermodale che si trova nella zona industriale. Ieri, però, è avvenuta la tanto attesa firma del protocollo d’intesa tra l’Ente comunale e l’Autorità portuale di Taranto per cercare – a dire del sindaco – risanare una struttura abbandonata. “Oggi presenteremo il progetto in Regione per far intendere i nostro programmi e a cosa servirà la firma di questo protocollo” ha affermato il sindaco, Maurizio Bruno. “Quel milione di euro sarà, ora, investito per l’Intermodale” ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Tommaso Resta.
Il Centro di Carico Intermodale di Francavilla Fontana è una cattedrale nel deserto. Una struttura sorta e abbandonata. Negli anni tutte le amministrazione comunali non sono riuscite a mettere in piedi un colosso del mercato, una struttura che potesse ridare risalto alla filiera agroalimentare della città. L’amministrazione Bruno ci vuole provare – così come aveva già sostenuto in campagna elettorale – a risanare l’immobile attraverso un protocollo d’intesa con l’Autorità portuale di Taranto. La firma è avvenuta proprio ieri (16 febbraio) presso Palazzo degli Imperiali.
“Ho scelto il porto di Taranto e non Brindisi – ha detto a BrindisiOggi.it il primo cittadino nonché presidente della Provincia di Brindisi – poiché quello del nostro capoluogo ha solo una rilevanza turistica mentre quello tarantino è il fulcro delle merci. Ovviamente ho tenuto conto della prospettiva di unire le due Autorità portuali. Poi vicino all’Intermodale c’è la ferrovia. Oggi mi sto recando dall’assessore regionale Giannini (assessore alla Mobilità ndr) per illustrare proprio il nostro protocollo. Noi sappiamo che ci sono i vecchi finanziamenti regionali da ritornare indietro, ma con questo progetto potrebbero essere reinvestiti”.
Il nuovo piano sulla Portualità italiana sta analizzando la possibilità di accorpare l’Autorità portuale di Brindisi con quella di Taranto e non più con quella del capoluogo pugliese come si era detto in un primo momento.
L’idea quindi è quella di trasformare il Centro, che inizialmente aveva una destinazione d0uso da centro per lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, a centro logistico di secondo livello connesso ad attività di trasporto merci. Le finalità del protocollo, così come specificato nella bozza del documento, sono: approfondimento delle concrete possibilità di condivisione di strategie di sviluppo derivanti dalla cooperazione tra i due enti e tra gli operatori economici direttamente interessati a tale collaborazione attraverso l’utilizzazione delle aree e dei servizi del Porto di Taranto e del Centro intermodale di Francavilla Fontana; la partecipazione congiunta a progetti ed eventi, anche di respiro internazionale, al fine di promuovere e potenziare il sistema logistico del Porto di Taranto.
Intorno al progetto non sono mancate le polemiche seppur la bozza sia passata in consiglio comunale a dicembre scorso con parere favorevole unanime, ma con un emendamento ben specifico. La correzione, infatti, sostanzialmente prevede la possibilità che il Comune di Francavilla Fontana possa svincolarsi dal protocollo in qualsiasi momento ne senta la necessità. Il protocollo ha validità di cinque anni.
“Il Centro diventerà una struttura logistica di riferimento non solo per la nostra provincia – ha affermato a BrindisiOggi.it l’assessore Tommaso Resta – sarà una struttura collegata la porto di Taranto per la filiera agroalimentare. La nostra città diventerà un punto di riferimento. Ora il progetto sarà portato all’attenzione della Regione e del Ministero”.
Il famoso un milione di euro che il Comune di Francavilla Fontana dovrà restituire alla Regione sarebbe dovuto servire per risistemare l’immobile abbandonato, ma quei soldi in realtà non sono mai stati utilizzati. L’anno scorso il commissario prefettizio Iaculli con una determina dispose la restituzione di quel milione di euro alla Regione.
Oggi però il Comune di Francavilla attraverso il protocollo ‘salvagente’ chiederà di non restituirli più indietro.
Mar.De.Mi.
Quel milione di euro deve essere restituito perché altrimenti si rischia ke si perda strada facendo (ormai i cittadini di Francavilla si sono stancati di tutte queste manovre strane e ora di pensare veramente ai cittadini e creare un posto di lavoro perché la possibilità c’è perciò io credo che si potrebbe fare solo se ci sarebbe un supervisore regionale che segue i lavori in modo che non succeda quello che è successo negli ultimi anni