BRINDISI – (di Lucia Portolano da il7 Magazine) Il nuovo anno porterà a Brindisi un nuovo governo. A maggio si tornerà a votare per scegliere il sindaco e il nuovo consiglio comunale. Finiscono i cinque anni di questa legislatura guidata da Riccardo Rossi. La coalizione di centrosinistra riparte da lui, ma la sua ricandidatura non è per nulla scontata. Ora la sua quotazione è alquanto bassa. Come “regola politica” i sindaci uscenti, salvo fatti gravi, vanno ricandidati per il secondo mandato. Ma in politica tutto può accadere, e la candidatura per il sindaco di Brindisi è sul tavolo regionale delle trattive in corso dell’intera coalizione di centrosinistra. Dove per coalizione si intende quella regionale, che vede l’alleanza tra il Pd, il Movimento 5 Stelle e le liste civiche di Michele Emiliano. Per il governatore l’alleanza tra i democratici e pentastellati è imprescindibile per le amministrative in Puglia e le future regionali. Concetto concretizzato e ribadito anche qualche giorno fa, quando Emiliano ha chiuso l’accordo per la candidatura di Giuseppe Nicoletti (sindaco di Vieste) a presidente della Provincia di Foggia. <Sono molto contento per l’alleanza che abbiamo varato tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e le liste civiche che fanno riferimento alla mia amministrazione – ha detto Emiliano – Abbiamo ribadito la centralità del rapporto tra la coalizione che governa la Puglia e il Movimento 5 Stelle, auspicando – aggiunge – che questa possa essere la coalizione che affronterà le prossime elezioni comunali e regionali. Al caos degli interessi personali preferiamo l’amicizia, la chiarezza e la coerenza>. Le comunali di Brindisi e Foggia saranno infatti la prima importante sfida dopo le elezioni politiche. Brindisi andrà al voto in primavera, mentre la città di Foggia in autunno dopo un lungo periodo di commissariamento. Emiliano traccia la strade per le alleanze per le prossime sfide elettorali, e con le elezioni provinciale di Foggia detta la linea e ribadisce il suo rapporto con il Movimento 5 Stelle e con Giuseppe Conte. Un chiaro messaggio, soprattutto al suo partito, e a chi pensa possa esserci una coalizione diversa da questa. Anche a Brindisi quindi si intende allargare il perimetro della coalizione, e il candidato dovrà piacere a tutti gli alleati. Per ora in consiglio comunale i pentastellati sono all’opposizione di Rossi. Il Movimento di Conte avrebbe anche una sua proposta, quella della candidatura dell’avvocato Roberto Fusco. Una nota conoscenza nel Pd, ed anche di Michele Emiliano. In passato l’avvocato è stato vicino ai democratici. Noto per le sua battaglie ambientali insieme al notaio, e presidente della Provincia Michele Errico. Fusco, candidato all’uninominale al Senato alle ultime elezioni politiche, è stato il più suffragato nella città di Brindisi, sconfiggendo anche il parlamentare eletto di Forza Italia Mauro D’Attis. Ma se la partita si gioca a Bari, allora importante è il dato che vede quasi scontata la candidatura per il sindaco di Foggia in quota al Movimento 5 Stelle. Nella terra natia di Giuseppe Conte i pentastellati non rinunceranno al candidato sindaco. Ed Emiliano è pronto a concederlo. Qui alle politiche i 5 Stelle hanno ottenuto il miglior consenso, oltre ad essere stati il primo partito in tutta la Puglia. Nella trattiva si inseriranno anche le amministrative di Bari nel 2024, quando Antonio Decaro finirà il secondo e ultimo mandato. Intanto in attesa che arrivi la decisione, la maggioranza che governa la città di Brindisi lancia un messaggio al futuro tavolo di coalizione. <Sarà importante partire dalle tante cose, senza precedenti, messe in cantiere – dicono fonti di maggioranza – e aprire un approfondimento sul superamento delle criticità emerse. La continuità amministrativa rappresenterebbe, ovviamente, una garanzia di attuazione e di messa a terra del programma di opere, che consta in decine di milioni di euro, che si è costruito in questi anni. Sarà prioritario, comunque, allargare il perimetro della coalizione. Le preoccupazioni maggiori sono sempre dettate da un bilancio in sofferenza alla luce dell’aumento vertiginoso dei costi energetici e per questo la prossima amministrazione si troverà a dover affrontare scelte gravose>. E i problemi del Comune di Brindisi sono tanti: dalla Multiservizi, all’aumento della Tari, al bilancio in pre dissesto. Solo per citarne alcuni. Intanto sabato pomeriggio Riccardo Rossi era seduto in prima fila a Lecce alla convention organizzata per Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale del Pd. Evento organizzato dall’onorevole Claudio Stefanazzi, braccio destro di Emiliano in favore della mozione del presidente dell’Emilia Romagna.
Dal fronte opposto, non se la passa meglio la coalizione di centrodestra, che al momento è in stato confusionale, alla ricerca di un candidato sindaco spendibile. Ogni tanto viene fuori qualche nome, ma nulla di concreto. Così come non è ancora concreta la coalizione, con Fratelli d’Italia spaccata al suo interno, con circoli e correnti; la Lega indebolita dopo le ultime politiche, e Forza Italia che ha l’unico parlamentare della provincia, Mauro D’Attis, che sta cercando di cucire e fare da guida al percorso. Di nomi nel frattempo ne sono stati bruciati diversi, dall’imprenditore portuale Teo Titi, all’imprenditore navale Giuseppe Danese, personalità che rischierebbero troppo con un impegno in politica. Ogni tanto viene fuori anche il nome di qualche avvocato, che sparisce dopo qualche giorno. Anche il ministro Raffaele Fitto è sceso in campo per cercare un candidato spendibile. Infine c’è il centro, ma anche questo è in alto mare. Formato da Azione di Calenda, dove da un mese è approdato l’ex dem Fabiano Amati, il Movimento Regione Salento di Paolo Pagliaro che in consiglio regionale siede con il centrodestra, e i Repubblicani di Giovanni Antonino. La politica brindisina non è ancora pronta per andare al voto. Intanto la città cerca risposte, e pur disincantata, spera ancora che qualcosa possa cambiare per prendere la corsa come le altre città pugliesi.
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