BRINDISI– “Un sindaco ingessato tra due pesi contrapposti, tra due forze politiche, il Pd da una parte e Udc Noi Centro dall’altra. Una crisi politica che inizia e finisce senza capire le motivazioni. Promesse in campagna elettorale disattese, a partire dalle 4 quote rosa in giunta, che nel Consales bis sono diventate due. Il balletto delle deleghe chieste dai centristi, ma poi rivendicate anche da qualche esponente del Pd. E poi gli atti amministrativi nel mirino della magistratura ai quali sin da subito il centrodestra aveva sollevato le sue perplessità in Consiglio comunale come sugli organi di informazioni”.
Sono queste le motivazioni per le quali l’opposizione di centrodestra chiede al sindaco Consales di sciogliere il consiglio in tempi utili e di tornare alle urne. Dimissioni entro il 23 febbraio così da far rientrare le elezioni per il Comune di Brindisi nella tornata elettorale di aprile-maggio.
“Trovo disagio e imbarazzo in questo momento difficile per la città- afferma Mauro D’attis, capogruppo del Pdl- ma il castello di sabbia costruito durante le scorse elezioni sta crollando. Chiediamo le dimissioni per questioni politiche non per l’avviso di garanzia. Nessun sciacallaggio. Il sindaco è ingabbiato da due forze politiche, non riesce a mantenere gli impegni presi in campagna elettorale. Una crisi politica iniziata e finita senza sostanziali cambiamenti, con assurde richieste di deleghe. Con Consales che si smentisce dopo pochi giorni dalla conferenza di fine anno quando ha affermato che era soddisfatto del suo esecutivo, ma poi procede all’azzeramento della sua stessa giunta”.
Il centrodestra rincara poi la dose sulle pre giunte, tanto richieste dai centristi affinchè ci sia maggiore coinvolgimento dei consiglieri comunali nel lavoro dell’esecutivo. “Questo delle pre giunte- continua D’Attis- non fa che mostrare il fallimento del ruolo del sindaco. Il Consiglio comunale è una cosa, l’esecutivo è un’altra. Queste sono le regole della democrazia”.
Sull’inchiesta non aggiungono molto i consiglieri di opposizione. “E’ materia di giustizia penale- affermano dal centrodestra– anche se ora Consales dice che se tornasse indietro non rifarebbe quelle delibere. Sarebbe bastato che avesse ascoltato i nostri consigli, lo abbiamo detto più volte anche in consiglio, ma non ha voluto sentire ragioni”.
A questa dichiarazioni si aggiungono quella di Giampiero Pennetta. “Non è mai successo che in soli sette mesi l’Amministrazione comunale- afferma il consigliere del movimento Regione Salento– fosse nel mirino della procura, con due avvisi di garanzia, prima all’assessore Francesco Cannalire e ora al sindaco. Deve far riflette, ci vuole maggior senso di responsabilità politica”.
Lucia Portolano
Incredibile come fanno questi. Stanno sotto il simbolo ed il nome di chi ancora oggi, per sua stessa ammissione, è in mezzo a due forze contrapposte Lega e Grande Sud. Poi in mezzo a quel gruppo c’è gente qualche mese cercava di mettere continuamente sottoscacco il sindaco Mennitti. Mo che fa critica gli altri?. Infine andare a votare, ma siete sicuri che non vi “mettono” qualcuno di fuori, come candidato sindaco del PDL?