BRINDISI – (da il7 Magazine di Lucia Portolano) “Egregio presidente, nei giorni scorsi ho avuto occasione di visitare la vostra bellissima città stando ormeggiati alla banchina Montenegro nel porto interno, non lontano dalla Capitaneria di porto. Brindisi è in una posizione strategica, dovreste avere un traffico di yacht molto maggiore a quello che ho trovato in porto all’arrivo.
Tutte le barche che vanno avanti e indietro tra la Francia, Croaxia e Montenegro passano davanti alle vostre coste e sono centinaia ogni estate. La location dell’ormeggio è senza dubbio al top, e proprio per questo mi è spiaciuto constatare che la banchina non è provvista nè di acqua nè di corrente. Gli ospiti sarebbero voluti rimanere un altra giornata, ma siamo dovuti partire avendo finite le scorte di acqua”. Questa è parte di una mail inviata dal capitano del mega yacht Crystallady Alessandro Flora al presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi. Il capitano lamenta la mancanza dei servizi basilari sulla banchina del Lungomare Regina Margherita come acqua e luce. Nello stesso tempo elogia la bellezza della città, e la sua posizione strategica dettando la strada di quella che potrebbe essere un’opportunità di sviluppo per il turismo a Brindisi. Una cittò che si trova lungo una rotta molto trafficata dai grandi yacht. Alla Francia, Croazia e Montenegro si aggiunge anche quella la Grecia e l’Albania mete molto ambite dal traffico dei mega yacht.
A rendere pubblica la mail del capitano Flora è stato il titolare della pizzeria Windsurf che si trova sul lungomare e che questa estate, così come gli altri locali ha giovato della presenza delle grandi imbarcazioni. Nessuna polemica, ma solo una pubblicazione costruttiva per far conoscere quello che i turisti pensano di Brindisi, con i suoi limiti e disservizi affinchè le cose possano cambiare e migliorare.
“Durante la sosta in città – aggiunge il capitano Flora nella mail – sono stato assistito da Carlo della agenzia Albatros, giovane molto professionale, ed ho conosciuto Pietro del ristorante Windsurf al quale ho chiesto il suo indirizzo di posta. (tra l’altro da Pietro si mangia benissimo). Ero già passato da Brindisi anni fa, un bel pò di anni fa (il marina non era ancora finito) ormeggiai presso la stessa banchina. Da li scaturisce la mia considerazione che condivido con lei. Cosa è stato fatto negli ultimi 10 o 15 anni per invitare i grandi yacht di passaggio a fermarsi a Brindisi? Le auguro una serena fine estate”.
Un messaggio che lascia un po’ di amarezza e che sicuramente è stato condiviso tra i tanti diportisti che non hanno trovato la banchina attrezzata. Chiunque entri in porto ha bisogno di fare rifornimento di acqua ed energia elettrica dopo giorni trascorsi in mare, gli approdi esistono per questo e non riguarda solo i grandi yacht ma anche le altre imbarcazioni. A quanto pare l’acqua c’è, ma il servizio è in concessione ad un’impresa. Inesistente invece la corrente elettrica. O meglio, su tutta la banchina le colonnine ci sono, furono posizionate durante la riqualificazione di viale Regina Margherita, ma non sono state collegate all’energia elettrica. Il solito spreco di denaro pubblico senza alcun servizio.
Non si è fatta attendere la replica del presidente Patroni Griffi, che ha subito risposto alla mail del capitano: “Il diporto non è nelle nostre competenze. Ciò premesso – scrive il presidente dell’Authority – nella nostra visione vogliamo liberare ampia parte del seno di Levante ( delocalizzando il traffico commerciale nel nuovo porto medio una volta realizzati i fondamentali accosti di Sant’Apollinare) al fine di renderlo disponibile per iniziative da parte dei privati (una marina attrezzata per i mega yacht). Su questo abbiamo già registrato l’interesse del mercato”. La terrò informata”.
Patroni Griffi riferisce ad un’idea progettuale di alcuni imprenditori locali ed esteri che vorrebbero realizzare un marina per mega yacht proprio nel seno di Levante. Ma per ora è solo un’intenzione.
Da luglio ad oggi sono decine i mega yacht che hanno ormeggiato al porto di Brindisi. Le grandi imbarcazioni hanno fatto da scenario durante le passeggiate dei brindisini e dei turisti sul lungomare. In questi giorni è ormeggiato nel seno di Levante uno yacht di oltre centro metri fatto arrivare dalla società Luise Yachting Puglia di Teo Titi. Visto la grandezza della barca è stata ospitata in quella area del porto, è qui che vanno le imbarcazioni superiori a 500 tonnellate. Resterà a Brindisi per diversi giorni.
I mega yacht possono inoltre ormeggiare lungo banchina Montenegro, e su quella centrale e della dogana che prima erano in concessione alla società di Titi, ma che oggi è sospesa per i lavori che si stanno svolgendo per il consolidamento del molo. Possibilità di ormeggio c’è anche al Marina di Brindisi, ma visto la lunghezza della banchina ci può essere un attracco per volta. Il porticciolo turistico è dotato di tutti i servizi, ma normalmente le grandi barche e i suoi ospiti preferiscono attraccare nel cuore della città.
“La mancanza di infrastrutture per ospitare i mega yacht è un problema di tutta la Puglia – segnala Titi – inspiegabile visto l’ importante traffico che può rappresentare una grande opportunità per l’economia del territorio. Abbiamo un limite infrastrutturale esagerato per i più elementari servizi. L’acqua e la corrente non mancano solo a Brindisi, ma il nostro porto resta tra i migliori per ospitare questo traffico. Per Brindisi infatti abbiamo ricevuto tantissime richieste che non abbiamo potuto accogliere per la mancanza di acqua e la luce, sembra assurdo in una città che in fase di transizione alla ricerca di una sua nuova destinazione economica”. L’operatore marittimo lamenta un totale disinteresse delle istituzioni, a partire dalla Regione Puglia, in merito alla nautica di diporto. “Non c’è nessuna reale intenzione di incentivare in Puglia il traffico diportistico – spiega Titi – servono azioni politiche per supportare porti turisti e approdi. Al disinteresse regionale si aggiunge la più grave contrarietà a questo traffico da parte dell’amministrazione comunale di Brindisi. Ricordo ancora le parole di qualche mese fa dell’assessore all’Urbanistica Dino Borri che ha parlato di “megayachts delle élites internazionali che magari potrebbero essere riforniti da mercanti di cibi di lusso e da stuoli di camerieri in livrea adatti agli emiri o pseudoemiri di turno certo senza alcuna ricaduta positiva sulla economia della comunità Brindisina e sulla sua necessaria conversione a una economia più avanzata e high tech e in definitiva più internazionalmente competitiva”. Parole che si scontrano con una realtà che potrebbe portare alla città solo vantaggi”.
Intanto dal 2008 è bloccato il progetto della società Salento yacht terminal (tra i quali soci c’è Titi) che vuole realizzare lungo la banchina centrale del porto interno due pontili galleggianti paralleli alla banchina per fare attraccare i mega yacht, sui quali pontili posizionare le colonnine per i servizi creando un’area più riservata per i diportisti. Il progetto è stato prima bloccato per i lavori di riqualificazione del lungomare ed oggi per quelli di consolidamento di tutta la banchina.
Ebbene sì,questa è la realtà di Brindisi e il suo porto. Bisognerebbe ricordare a chi governa questa città che i potenziali ci sono solo se va via il battaglione San Marco e i f.lli Barretta.
Buongiorno,Il nostro bel paese e’ oberato di amministratori bigotti ambigui ottusi malandrini,e di fatto ci rende un paese, pizza e mandolino.!questo siamo! pecore!le più semplici richieste, dal popolo e dal turista, sono cose irraggiungibili.la Pulizia delle strade!!!! Prezzi che aumentano vertiginosamente ogni inizio stagione turistica..multe che fioccano in ogni dove, “fotocamere semaforo” attive solo in stagione!!hotel che non vengono rinnovati da decenni!!un wi fi a pagamento e redicolo!una Venezia che combatte ancora con il mose!!N.B. con il soldi del popolo!!!Un Formigoni che gli viene ridato il vitalizio !! Un popolo completamente disinteressato, sornione,le forze dell’ ordine schiave ,come tutti , da politici, senatori malandrini!!la copia dei peggiori film,dell’ antica roma.100anni di soprusi di costituzione derisa calpestata,d chi dovrebbe onorarla ogni di’!!!! Nulla li scalfisce, nessuna denuncia. Di iene ,striscia,report ecc..ecc.. li tormenta!siamo rovinati!!!
Che vergogna!Invece di incentivare il turismo a Brindisi ce lo facciamo rubare da altri perché non riusciamo a offrire i servizi essenziali.
Siamo in Italia…amministrati dai campioni dell’ Incompetenza mondiale,di sicuro faranno un mostro di cemento nel mare solo da noi non capiscono niente se vediamo nelle altre città de mediterraneo hanno esaltato le bellezze paesaggistiche anziché rovinarle come si fa regolarmente in Italia dappertutto sui mari e sui monti Ke skifo…..
Sono 24 anni che vengo giù nel Salento, è un totale disservizio, chi arriva all’aeroporto per andare a Santa Maria di Leuca deve avere il porta monete gonfio di€.
Siamo,alla frutta……Signori Brindisini……
Non si riesce neanche a mandare una motobarca alla sponda dove insiste l’hotel NETTUNO, il Cimitero e 2 grandi supermercati.
percche’non lungo il lungomare come una volta? cosi’anche la citta’usufruisce di tante bellezze e avrebbe il movimento che si merita.Non dislocate dov’ e’ gia’un mortorio
Ma quelli dell’Assessorato al Turismo se esiste come Ente a Brindisi, cosa rispondono?