BRINDISI- Organics Ginger Ale, sciroppo Bitter Lemon, cordial Ipa, limone e Gin e tanta passione. E’ questa la ricetta de “The Last Dance” il super cocktail che porta la firma di Nicolò Mele, giovane bar tender brindisino. Nicolò, a soli 22 anni, è tra i 14 finalisti della prestigiosa competizione “BarItalia” che in questi mesi ha fatto tappa in diverse città del paese per selezionare i migliori bar tender d’Italia. La finalissima si svolgerà a Cannes, Francia, il prossimo novembre e decreterà il vincitore assoluto offrendo al fortunato, e sicuramente più bravo, opportunità di lavorare a livello professionistico in questo settore. Nicolò nasce a Brindisi e sviluppa la passione per i cocktails tra le mura della sua casa grazie agli insegnamenti del papà che gli ha trasmesso anche l’amore per la cucina. “Io ho ereditato questa passione per i cocktail e per la cucina da papà, che è venuto a mancare purtroppo. Io in realtà per formazione di studi vengo da tutt’altra cosa. Sono iscritto all’università, sono al terzo anno di Giurisprudenza, anche se in questo momento l’ho tralasciata un po’ per dedicarmi a questa mia passione”. Nicolò lavora in un locale a Mesagne , SottoSpirito, è qui che si è preparato a questa competizione nazionale, grazie anche all’aiuto dei titolari e dei ragazzi che lavorano con lui. “Mi sto dedicando a questa passione, sperimento da solo anche se una grossa mano me l’hanno data i titolari di Spirito e i ragazzi con cui lavoro. Sono stati fondamentali per la mia preparazione”. BarItalia è un evento itinerante dedicato alla miscelazione di Bargiornale. Questa, da oltre 40 anni, è la rivista di riferimento per il mondo bar. La testata offre ai professionisti contenuti esclusivi per l’aggiornamento professionale, con particolare attenzione alle novità di prodotto, all’evoluzione dei consumi e alle tendenze, ai format di successo in Italia e nel mondo, ai cocktail di tendenza. A completare l’informazione anche centinaia di ricette originali pubblicate in esclusiva e i consigli degli esperti e dei migliori professionisti del settore su come rendere più efficiente e profittevole la gestione del locale. BarItalia è per l’appunto un evento organizzato dalla rivista che orami è giunto alla sua ottava edizione. Quest’anno la competizione che porta a confrontarsi i più bravi bar tender d’Italia, aveva come tema principale la sostenibilità :A drink for the Planet. “Perché la sostenibilità non è una moda- dicono gli organizzatori- ma il filo rosso che sta guidando la trasformazione del fuori casa (e del pianeta). Quelle che cambiano sono le tappe del nostro roadshow”. Ogni partecipante era chiamato ad elaborare un cocktail sostenibile che valorizzasse il prodotto sponsor e rispettasse uno o più dei seguenti principi: riduzione degli sprechi; stagionalità; territorialità, intesa come luogo di appartenenza del prodotto sponsor o luogo di provenienza del candidato; sensibilizzazione del pubblico/cliente verso un progetto sostenibile. Ai concorrenti di BarItalia 2023 era chiesto anche qual fosse il livello di attenzione del proprio bar verso le buone pratiche ambientali. Perché, dicono, non basta cavare tutto il possibile da un limone (scorza, polpa, semi) per sentirsi in pace con l’ambiente. Un bar che vuole essere davvero sostenibile potrebbe e dovrebbe fare di più. Limitando, per esempio, l’impiego di carni e inserendo in menu più specialità plant-based. Regolando la climatizzazione degli ambienti per evitare picchi di caldo o di freddo. Occupandosi con maggiore scrupolo della raccolta differenziata. Rivolgendosi a un fornitore di energia che usi le rinnovabili (anche se costa di più). Scegliendo attrezzature e elettrodomestici efficienti. “E’ una delle competizioni più importanti in Italia nell’ambito del bar, il tema di quest’anno era la sostenibilità- spiega Nicolò- la creazione di un cocktail con il recupero di ingredienti che fondamentalmente dovrebbero essere scarti. Sono una serie di tappe e si gareggia per sponsor, loro ti danno alcuni prodotti da utilizzare e tu scegli il prodotto principale con il quale fare il drink e vinci per lo sponsor con cui gareggi. Io ho vinto per Organics di Red Bull”. Quando Nicolò ha letto della competizione non ci ha pensato due volte a presentare la sua candidatura e lo hanno con la consapevolezza di dover sfidare decine di professionisti da tutta Italia.
“Ho partecipato dapprima ad una preselezione on line- spiega- dovevi inviare una ricetta ed in base a quella ti sceglievano e poi sono stato chiamato a partecipare alla prima tappa. Io ho partecipato a quella di Napoli, era la più vicina, ed io ho vinto per Red Bull quindi il 13 novembre andremo a Cannes per la finalissima”. Nicolò quando si è iscritto inoltrando la domanda di preselezione ha presentato così il suo cocktail: “In mondo in cui lo spreco è all’ordine del giorno io ne faccio un punto di forza utilizzando ingredienti che dovrebbero essere scarti, così facendo realizzo un cordiale di Ipa con i fine fusti e garnish che eccedono, uno sciroppo di Bitter Lemon sgasata spesso e volentieri rimane a fine serata e una crusta di agrumi essiccati così facendo realizzo un cocktail facilmente replicabile e fresco e fatto soprattutto da elementi che hanno una seconda vita, questa è la mia proposta per voi e per l’ambiente, questa è la mia “Last Dance”. Che fondamentalmente è il nome del drink, Last dance perché è l’ultimo ballo degli ingredienti ispirato anche alla serie tv”. Ora Nicolò è in attesa di partecipare alla finalissima che si svolgerà il prossimo 13 novembre sulla Croisette di Cannes, ma realtà questo è solo l’inizio di una strada, quella che lui ha scelto e che ha intenzione di percorrere sino in fondo , sino a realizzare il suo sogno. “Questo è quello che voglio fare nella vita, studio e frequento l’università ma non voglio fare l’avvocato. Se devo scegliere cosa voglio veramente fare , scelgo la passione- dice con franchezza- Nella vita bisogna avere coraggio. La mamma adesso è contenta soprattutto con i primi risultati. Lei mi sostiene sempre. Il nostro sogno è poter aprire un locale proprio qui a Brindisi. Un cocktail bar con una proposta di cucina, ma adesso è presto, c’è ancora tanta strada da fare e tante esperienze da vivere”.
Lucia Pezzuto per Il7Magazine
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