Il basket piange il Presidente Corlianò

BRINDISI- Il mondo cestistico brindisino perde uno dei suoi presidenti. Quello che ha accompagnato la New Basket Brindisi nella scalata per l’olimpo, vincendo quattro campionati e una coppa Italia. Dopo una malattia questa sera è scomparso Antonio Corlianò, era ricoverato all’ospedale Perrino.  I tifosi, la squadra, la società piangono un grande presidente: schietto, vero, passionale, e soprattutto un gran tifoso.  Ha ricoperto la carica di presidente della società dal 2004 sino al 2012, fu il patron Massimo Ferrarese a chiederli di guidare la sua creatura. E lui non ha esitato a portala avanti sino a quando il testimone è passato all’attuale presidente Nando Marino. “Insieme abbiamo trascorso tra i momenti più belli della nostra vita- scrive Ferrarese su facebook- Tvttb. Ciao grande amico mio, ciao presidente mio.” Poche parole, ma che racchiudono una lunga e  intensa amicizia.

Saputa la notizia l’Enel basket ha inviato immediatamente una nota. “Una grande persona, carica d’umanità, genuina, spontanea, competente, simpatica- scrive Marino- A lui la pallacanestro brindisina deve tantissimo per l’impegno, la passione, il trasporto che ha accompagnato ogni giorno della sua presidenza. Grazie, Antonio, mille volte grazie!”.

Celebre la sua frase: “Da oggi è morto il basket a Brindisi”, in un momento di rabbia. E poi le sue dimissioni ad ottobre 2012 : “Come tutti sanno, la storia della mia famiglia è da sempre legata al basket. Questa mia passione è cresciuta ancora di più negli ultimi dieci anni, per il contagio che mi ha trasferito il patron Massimo Ferrarese. In questi anni di mia presidenza ho avuto tutte le soddisfazioni possibili che un presidente di una società sportiva possa auspicare. Ricordate tutti che ho iniziato con una società di B2 e oggi sono il presidente della New Basket Brindisi (sponsorizzata Enel) in A1. Ho dedicato sempre tantissime ore al giorno a questa società e, a differenza del passato, oggi sento il dovere di dedicare più tempo alla mia famiglia e al lavoro. Il 23 quindi dirò ai miei soci, con i quali ho avuto un rapporto fantastico, che purtroppo non potrò più svolgere questo importante ruolo che credo di aver ricoperto col massimo dell’impegno. Cosi come accade nelle aziende e nelle istituzioni, anche nello sport bisogna lasciare il passo a chi sente di poter profondere tutte le sue energie per una società cosi importante che, per continuare a mantenersi su alti livelli, ne ha necessario bisogno”.

La sua ultima uscita pubblica il 6 marzo 2013 quando ha inviato una lettera a tutti i brindisini ringraziandoli dell’affetto che gli avevano mostrato subito dopo la scomparsa della sua cara moglie. Perché anche questo era Antonio Corlianò persona semplice e vera.

BrindisiOggi

 

3 Commenti

  1. NON RIESCO A CREDERE CHE CI HAI LASCIATO. HO PRESENTE NELLA MIA MEMORIA GLI INCONTRI DI LAVORO AVUTI ALLA FIAT MIRAFIORI, ALLA FIAT SATA E ALL’AERITALIA DI POMIGLIANO. GIORNATE INDIMENTICABILI PERCHE’ PROPRIO IN QUELLE OCCASIONI SCOPRIMMO DI ESSERE VERAMENTE AMICI.CIAO AMICO MIO

  2. Ti ricorderò sempre, Antonio. Abbiamo condiviso decenni d’intensa amicizia, buon vicinato.. Non perdevi mai il sorriso, anche nelle situazioni più difficili e complicate. Empatia, generosità, ottimismo erano le tue maggiori risorse e talenti. Amavi la famiglia e lo sport, sopra ogni altra cosa. Hai condiviso questa passione prima con la tua cara moglie Teresa, poi l’hai trasmessa ai tuoi tre figli: Gianluigi, Mino, Sergio. Non cancellerò il tuo ultimo SMS, in risposta al mio invito a resistere e batterti con coraggio contro il male. Addio, caro amico, che il paradiso degli uomini coraggiosi, generosi e spavaldi ti accolga con rispetto ed amore..

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