BRINDISI – Una doccia gelata contro la Sla. È questo il format dell’ormai arcinota Ice bucket challenge, la sfida ideata in America per raccogliere fondi per la ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica. Le regole sono semplici: se si viene nominati, si hanno 24 ore per tirarsi addosso un secchio d’acqua ghiacciata e ottenere la possibilità di tirare in ballo altra gente, altrimenti si deve pagare pegno, facendo una donazione all’Als, l’associazione americana che raccoglie fondi destinati alla lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica. Oppure si può scegliere di fare entrambi, la doccia e il versamento successivo.
Dopo un coro praticamente unanime di benedizioni, la prime polemiche stanno cominciando montare in rete per la presunta pubblicità che i vari volti noti si farebbero partecipando al gioco solidale, ma il fenomeno resta, comunque, molto seguito e praticato in tutto il mondo, tanto dai personaggi famosi che si nominano a vicenda e riescono a racimolare soldi per una buona causa, l’associazione parla di ben 31 milioni e mezzo di dollari raccolti nell’ultimo anno, quanto dalla gente comune che partecipa, forse per emulazione o per puro diletto.
In Italia, dopo Fiorello che ha chiamato in causa il premier Matteo Renzi e dopo la performance del ministro per la salute Beatrice Lorenzin sulle spiagge di Forte dei Marmi, è il turno di alcuni politici di casa nostra, chiamati in causa da Emilio Mola, giornalista de Lo Strillone. Le nomination di Mola hanno avuto come bersaglio tre protagonisti del panorama politico brindisino: Massimo Ferrarese, già presidente della Provincia di Brindisi e leader di Ncd, Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Brindisi, e Maurizio Bruno, segretario provinciale del Pd e sindaco di Francavilla Fontana. «Accetto di buon grado la sfida lanciatami da Emilio – ha affermato Ferrarese, interpellato sulla questione – Ho molto a cuore la solidarietà di cui mi occupo da sempre grazie alla fondazione “Puglia per la vita”. Ringrazio Emilio di aver pensato a me e non mancherò all’appuntamento». Il giochino, però, prevede una contronomina. «Non posso sottrarmi dal chiamare in causa Al Bano, legato anche lui alla fondazione, e Gaetano Quagliariello, mio compagno di partito. Dovendo, per una questione di genere, nominare una donna, dico il direttore di BrindisiOggi, Lucia Portolano, ne sarà felice». Ferrarese la sua doccia l’ha già fatta, con tanto di video pubblicato sulla sua pagina facebook. E propri qui, sulla stessa pagina che il direttore del nostro giornale ha risposto ed accettato la sfida.
Maurizio Bruno, invece, ha già dato appuntamento al suo sfidante. «Ho accettato la sfida di Emilio. Gli ho dato appuntamento stamattina, sulle spiagge di Campomarino – afferma il sindaco che rilancia – Io, invece, voglio sfidare Ciro Argese, coordinatore provinciale di Ncd, Gino Vitali, segretario provinciale di Forza Italia, e il deputato di Sel Toni Matarrelli». Bruno, quindi, estende la competizione solidale a tutto l’arco politico. A rispondere all’appello manca solo Mauro D’Attis che, sicuramente, starà studiando chi nominare dopo essersi tirato il secchio ghiacciato in testa. Non sono solo i politici a essere stati risucchiati dal vortice dell’ice bucket challenge: in principio, infatti, sono stati gli sportivi a ergere a fenomeno virale il gesto solidale. Pare naturale, quindi, che il ciclista siciliano Vincenzo Nibali, fresco vincitore del Tour de France, abbia chiesto alla nostra Flavia Pennetta di farsi una doccia gelata. La tennista, probabilmente, è in giro per il mondo a piazzare dritti e rovesci ma il tempo per rinfrescarsi le idee e, insieme, fare qualcosa di concreto contro la Sla, Flavia lo troverà di sicuro.
Maurizio Distante
Ma a Emilio Mola chi lo ha invitato?
…. mania di protagonismo organizzato?