BRINDISI- (Da Il7 Maagazine) Centinaia di interventi in un mese, decine al giorno tra incendi, soccorsi stradali e in abitazioni ma anche tanti tantissime le operazioni di salvataggio di piccoli animali. Il lavoro dei Vigili del Fuoco è anche questo, sono gli angeli del soccorso e per molte creature rappresentano una possibilità di salvezza. In due giorni nelle campagne brindisine sono stati tratti in salvo, in due circostanze differenti, due cani da caccia finiti in un pozzo. “Sono incidenti molto frequenti- spiegano- soprattutto durante la stagione venatoria”. E’ accaduto lo scorso 27 settembre in località Montenegro a Brindisi dove un cane da caccia è finito in un pozzo vuoto e profondo. Il poverino guaiva e si lamentava spaventato. Il padrone non ha esitato ad allertare il Comando provinciale dei vigili del Fuoco che sono prontamente intervenuti sul posto. Nonostante la profondità sono riusciti a raggiungere il cane calando una scala. L’animale seppur spaventato non aveva riportato ferite ed una volta recuperato è stato restituito al suo padrone che con un gruppo di amici era a caccia proprio in quelle campagne. Due giorni dopo si è verificato un altro episodio simile, anche qui un cane da caccia, lungo la strada provinciale 80, è caduto in un pozzo non segnalato e non protetto. I vigili del fuoco non hanno esitato ad intervenire. “In questi casi- dicono- è importante la tempestività. Può capitare che l’animale sia ferito, sia sofferente e se non si interviene per tempo rischia di morire”. Ma i vigili del fuoco di Brindisi impiegano nel salvataggio degli animali la stessa dedizione ed accortezza che usano nel salvare le persone. Per questo non si tirano mai indietro anche nelle situazioni più difficili. E’ accaduto questa estate, un salvataggio a dire poco complesso, un gattino intrappolato nei canali di scolo che hanno recuperato e salvato. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi hanno salvato da morte certa. I vigili hanno salvato il piccolo micio che da diversi giorni passava da un canale di scolo all’altro, posti sottotraccia, probabilmente non trovando un’uscita sicura. Alcuni residenti della zona cercavano di calare da un tombino cibo e acqua, il gattino ne usufruiva ma senza trovare la strada per uscire. I vigili con il loro intervento hanno così cercato di indirizzare il felino da una tubatura all’altra fino all’uscita dove poi è stato recuperato. Il gattino è stato affidato ad un cittadino che ha espresso il desiderio di prendersene cura e adottarlo. Per portare a buon fine l’intervento si è reso necessario lo smontaggio di un pluviale, l’apertura di un tombino e l’utilizzo di aria compressa e naspetto per indirizzare il gattino verso l’uscita. A supporto è stata utilizzata anche la telecamera a sondino per individuare la posizione del felino nei vari spostamenti. L’amore per gli animali a volte si spinge anche oltre come quella volta che dopo aver messo in salvo il micetto uno dei pompieri ha deciso di adottarlo. E’ la storia di Francesco Di Domenico, qualche tempo fa con la sua squadra intervenne in via Unione Sovietica al quartiere Bozzano di Brindisi. Un gattino di poche settimane di vita era incastrato da diversi giorni in una intercapedine di un palazzo. Il micino aveva gli occhi chiusi molto probabilmente a causa di una congiuntivite. Dopo il salvataggio i vigili del fuoco lo hanno portato ad un veterinario per una visita e dopo le cure del caso proprio uno di quei vigili, Francesco Di Domenico, ha deciso di portarlo a casa con sé e adottarlo, un micio fortunato due volte, una per essere stato salvato ed una per aver trovato casa. Ma se pensate che il salvataggio del gatto sia un “must” non mancano le eccezioni. Ai vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi è capitato anche di salvare un tasso caduto in una vasca per la raccolta delle acque pluviali. E’ accaduto qualche anno fa ma l’episodio ha fatto storia. L’animale selvatico era caduto, non si sa bene come e quando, in una vasca per la raccolta dell’acqua inutilizzata che si estendeva per circa 1000 metri quadri ed era profonda 8 metri. Sul fondo vi erano 20 centimetri d’acqua sufficienti, secondo i vigili del fuoco, per far annegare l’animale. Il recupero, che impegnò cinque vigili del fuoco, richiese da parte dei pompieri il ricorso delle tecniche speleo-alpino-fluviali. In parole povere, per raggiungere il povero tasso, oramai condannato a morte certa, i vigili si calarono all’interno della vasca con una imbragatura, sospesi su di una parete liscia e priva di appigli. L’animale spaventato e infreddolito non reagì molto bene rendendo ancora più difficoltose le operazioni di recupero. Ma una volta tratto in salvo il piccolo tasso fu restituito alla natura e lasciato libero nel bosco di Cerano. Ai salvataggi su terra ferma si sommano anche quelli in mare, spesso i nostri vigili del fuoco intervengono anche nel recupero di creature marine in difficoltà. Le tartarughe Caretta Caretta sono una presenza costante nei soccorsi di animali, le povere testuggini a causa dell’inciviltà dell’essere umano spesso restano intrappolate in sacchi di plastica o nelle reti abbandonate dai pescatori. Ma capita anche che perdano l’orientamento e finiscano chiuse in luoghi dove inevitabilmente troverebbero la morte. Anche in questi casi i vigili del fuoco non mancano di intervenire. Qualche tempo fa uno splendido esemplare di tartaruga Caretta Caretta era rimasta intrappolata nelle vasche del Petrolchimico a Brindisi, sul posto intervennero i vigili del fuoco del Comando provinciale ed il gruppo sommozzatori di Bari. I vigili del fuoco del comando provinciale furono allertati dalla Capitaneria di Porto che segnalava la presenza di una tartaruga in difficoltà. Il rettile marino, molto probabilmente, era finito in una delle vasche di raffreddamento dopo essere stato risucchiato dalle pompe di aspirazione. Dopo il recupero, l’animale fu affidato ad un veterinario del posto e dopo le cure del caso riportato in mare aperto.
Lucia Pezzuto per Il7 Magazine
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