BRINDISI– I soldi della SCU riciclati attraverso le scommesse on line ed i video poker. Un giro d’affari pari a centinaia di milioni di euro portato alla luce dalla Guardia di Finanza di Brindisi che ha condotto le indagini da novembre 2010 a marzo 2013.
L’operazione “Fast” ha così portato a 19 ordinanze di custodia cautelare, di cui 9 in carcere e 10 ai domiciliari, 27 denunce a piede libero, al sequestro di beni per un valore complessivo di 19 milioni di euro.
I provvedimenti sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Lecce e dal Tribunale di Brindisi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce.
I soggetti colpiti dai provvedimenti restrittivi rispondono, a vario titolo, dei reati di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita con l’aggravante di aver agito anche al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa della S.C.U., bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Finiscono in carcere: Albino Prudentino, 62 anni, di Ostuni (già detenuto a Roma); Francesco Fornelli, 43 anni, di Bari; Marina Galizia, 33 anni, di Ostuni; Giuseppe Palma, di 38 anni, di Ostuni; Angelo Prudentino, di 39 anni, di Ostuni; Maurizio Prudentino, di 35 anni, di Ostuni; Apollonia Grazia Raspante, di 58 anni, di Regalbuto e resdiente a Ostuni; Antonio Sannelli, di 44 anni, nato a Spinazzola e residente a Martina: Italo Sgura, 70 anni, di Ostuni.
Ai domiciliari sono invece: Angelo Antonio Caliandro, di 39 anni, di Martina; Angelo Calò, di 59 anni, di Ostuni; Bonaventura Cucci, di 46 anni, di Ostuni; Cataldo Elia, di 29 anni, di Martina; Donato Nigro, di 42 anni, nato in Svizzera e residente a San Michele; Benedetto Prudentino, di 40 anni, di Ostuni; Carlo Francesco Rodio, 61 anni, di Ostuni; Giovanna Trisciuzzi, di 46 anni, di Fasano, e residente a Pezze di Greco; Gian Paolo Zeni, nato a Desenzano del Garda e residente a Brindisi.
Nel mirino delle fiamme gialle anche alcune società tra cui la Royal 88, rifornitrice di slot machine, la Fast service line, fornitrice di servizi on line per il gioco d’azzardo , ed il centro scommesse a Ceglie Messapica “Scommettendo” s.r.l., riconducibile ad Albino Prudentino, seppur intestato a terzi. Prudentino già in carcere per fatti di mafia e traffico di sostanze stupefacenti, si sarebbe avvalso di prestanomi, professionisti e società compiacenti, al quale l’organizzazione aveva affidato il compito di reinvestire i proventi illeciti nell’economia legale.
“Il sospetto degli investigatori- ha dichiarato il Procuratore della DDA di Lecce, Cataldo Motta– è che le attività delle società che operano on line siano state condizionate dal rapporto con le organizzazioni mafiose. Da qui la decisione anche di intervenire con un sequestro anticipato di quote societarie e compendi aziendali pari a 15milioni di euro”.
Le scommesse on line ed i video poker canali ideali, spiega la Guardia di Finanza, per il riciclaggio del denaro accumulato da esponenti di spicco della frangia brindisina della SCU (particolare riferimento al clan Vitale- Pasimeni).
Nella rete della giustizia anche due noti professionisti brindisini, Giampaolo Zeni, commercialista ed ex presidente dell’Ordine dei Commercialisti, e l’avvocato Italo Sgura. Ad entrambi è stato contestato il reato di falsità ideologica, ma Zeni è stato quindi ristretto ai domiciliari, mentre all’avvocato Sgura è stato anche contestato il reato di emissioni di fatture per operazioni inesistenti ed associazione a delinquere per questo è finito in carcere.
Tra i beni sequestrati quote societarie, 190.553mila euro, ritenuti proventi di attività illecita, una villa a “Diana Marina”, Ostuni, valore 800mila euro, ed un terreno edificabile, valore 2.256. 828mila euro.
I risultati dell’operazione, oggi, sono stati illustrati dal procurate della DDA di Lecce Cataldo Motta, dal pm Nicolangelo Ghizzardi del Tribunale di Brindisi, dal sostituto procuratore della DDA di Lecce Alessio Coccioli e da chi in modo operativo ha condotto le indagini con intercettazioni ambientali e video, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Brindisi, guidata dal colonnello Vincenzo Mangia ed in particolare il nucleo tributario , guidato dal maggiore Gabriele Sebaste.
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Lucia Pezzuto
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