MOLFETTA- I Remuri Brindisi danno battaglia anche nella nuova tappa del Trofeo dell’Adriatico, competizione riservata ad imbarcazioni a 10 remi, ma in virtù della terza posizione conquistata cedono la vetta della classifica generale. Domenica scorsa, infatti, si è svolta a Molfetta, organizzata dalla Lega Navale del centro del nord barese, la terza “manche” del trofeo, che ha visto al via le squadre senior e junior della Massimo Cervone di Giovinazzo, il Taranto, e la Lega Navale Molfetta.
Nella prima manche i brindisini giungono terzi dietro i tarantini e la squadra senior di Giovinazzo, mentre nella seconda sessione va meglio: primo posto, anche se non abbastanza per recuperare le prime due posizioni.
Al momento, comunque, tutto è ancora in gioco: mancano infatti due tappe alla conclusione della manifestazione (Gaeta domenica prossima, Giovinazzo il 4 agosto) per decretare chi vincerà il trofeo.
La squadra brindisina era composta dal timoniere Franco Romanelli assieme ad Angelo Fontò, Giovanni Tedesco, Mino Tedesco, Massimo Schina, Massimiliano Nani, Ciro Coppola, Giovanni Vitali, Ettore Scivales, Daniele Guadalupi, Pierpaolo Petrosillo, Mauro Guidotti, Vincenzo Romanelli e Damiano Romanelli.
Buon risultato anche per la versione “femminile” dei Remuri, che nonostante fossero al via con solo 8 effettivi, ha dato battaglia nella speciale sezione che vedeva al via anche le squadre di Giovinazzo e Molfetta. Nella squadra “rosa”, figuravano Achiroqita Marino, Marta Capozza, Barbara Carluccio, Rosa Pino D’Astore, Flora Cozzoli, Flavia Merico, Rita Preite, Monica Cavalera, Giovanna Cristofaro, Barbara Coda, allenate da Cosimo Giove e dal timoniere Mimino Romanelli.
Nel frattempo, non si esaurisce l’impegno della squadra brindisina per il Palio dell’Arca, tradizionale manifestazione delle feste patronali nella quale si gareggia con gli “Skifarieddi”, imbarcazioni a due posti con voga alla veneta. L’evento negli anni scorsi si è svolto anche grazie alla collaborazione con il Palio di Taranto, ma i brindisini vorrebbero avere la possibilità di rinverdire questa tradizione anche in altri momenti dell’anno, cercando di procurarsi le piccole imbarcazioni.
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