BRINDISI- Le province di Brindisi, Lecce e Taranto riprendono insieme il cammino, i tre presidenti, Maurizio Bruno, Antonio Gabellone e Martino Tamburrano, si sono incontrati oggi per discutere il futuro del territorio. Tanti i progetti rimasti nel cassetto che ora verranno ripresi per incentivare lo sviluppo e l’economia delle tre province accomunate da un unico obiettivo di crescita. Dal porto, all’aeroporto, dalle infrastrutture alle scuole, dal turismo alla promozione e marketing. Tutto questo anche alla luce delle novità introdotte dalla cosiddetta “legge Delrio”, la n. 56/2014, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”.
L’intesa non verte solo sul coordinamento dei piccoli e medi centri ma anche sui rapporti con la regione per sbloccare gli investimenti. In particolare l’attenzione dei tre presidenti non poteva non finire sul completamento della Strada Statale 7 ter Salentina – Itinerario Bradanico Salentino.
Questa importante arteria è stata progettata per collegare Taranto con Lecce, evitando l’attraversamento di ben 8 paesi (San Giorgio Jonico, Monteparano, Fragagnano, Sava, Manduria, San Pancrazio Salentino, Guagnano e Campi Salentina).
La Statale 7 ter avrebbe potuto vedere il bando di gara, per il secondo stralcio della Manduria-Lecce nel territorio di San Pancrazio Salentino (importo pari a 50 mln di euro) già in questo dicembre per poi, nei primi mesi del 2015, essere anche appaltati i lavori per il tratto Fragagnano-Manduria (altri 60 mln . Ora però questi fondi, circa 110 milioni di euro, più altri 200 che sarebbero automaticamente impegnati per terminare la superstrada, sono a rischio per il parere negativo rilasciato dalla Regione Puglia.
La stessa Regione che nel 2012, aveva firmato un accordo di programma quadro con il ministero delle infrastrutture e con quello dello sviluppo economico.
Vi proponiamo l’intervista realizzata con i tre presidenti della provincia di Brindisi, Lecce e Taranto.
Lu. Pez.
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