I 5 Stelle: “Il Comune di Brindisi partecipi al bando per il contrasto della povertà educativi dei minori”

BRINDISI – “In un momento delicato come quello attuale, invitiamo il Comune di Brindisi a partecipare al bando ‘Educare in Comune’ che dà l’opportunità di finanziare progetti per il contrasto della povertà educativa dei minori. La città non può farsi trovare impreparata e perdere finanziamenti vitali per la crescita e lo sviluppo di coloro che rappresentano il futuro della nostra comunità”. Così i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Brindisi, Gianluca Serra, Tiziana Motolese e Paolo Antonio Le Grazie. “Il Dipartimento per le politiche della famiglia – continuano – ha pubblicato un bando in cui vengono messi a disposizione finanziamenti da un minimo di 50 mila euro ad un massimo di 350 mila, per un totale stanziato di 15 milioni di euro, per la realizzazione di progetti, presentati da uno o più comuni associati e della durata di un anno,  con lo scopo di contrastare la povertà educativa. Si tratta – sottolineano i consiglieri – di un’opportunità ghiotta per la nostra città, che deve mettere in campo tutte le energie necessarie perché i nostri bambini e ragazzi possano usufruire di maggiori occasioni di sviluppo e arricchimento culturale”.
“Ancora una volta – rimarca la deputata brindisina Anna Macina (M5S) – il Governo mette al centro della propria azione le politiche sociali, che vanno rinvigorite soprattutto alla luce dell’emergenza pandemica. Fra le altre misure in questo ambito voglio ricordare l’assegno unico famigliare, che partirà da luglio prossimo, con una dotazione di 3 miliardi nel 2021 e 5 miliardi per gli anni a venire. Inoltre, nella Legge di Bilancio abbiamo incrementato le risorse del fondo di solidarietà comunale, ovvero quelle destinate ai comuni, con l’obiettivo di finanziare lo sviluppo dei servizi sociali comunali e aumentare il numero dei posti degli asili nido comunali. Quello della povertà educativa è un problema che il MoVimento 5 Stelle ha voluto affrontare personalmente di petto, dal momento che finora grazie al taglio dei nostri stipendi da parlamentari abbiamo finanziato il fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con 1,2 milioni di euro. Se solo in questo fossimo aiutati anche dalle altre forze politiche, saremmo in grado di restituire il sorriso a molte più famiglie” conclude la deputata.

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