BRINDISI- Ha preso atto del malcontento e delle opposizioni ed ha ritirato il nome di Manlio Guadagnuolo a segretario generale dell’Autorità portuale. Il presidente Haralambides, messo alla stretta, davanti a numeri che non avrebbero mai deliberato il suo designato, ha fatto un passo indietro. Ed ha annunciato che si troverà un nome condiviso. Intanto nella prossima seduta del comitato portuale si discuterà del bilancio consuntivo, rimasto in stand by da troppo tempo. È stato lo stesso presidente ad annunciarlo ai giornalisti, con i quali oggi si è mostrato più aperto. Cambio di rotta? Si spera.
A chiedere di ritirare la delibera con il nome di Guadagnuolo è stato il sindaco Mimmo Consales, posizione condivisa da ben altri 12 componenti dell’organismo, compresa la Regione che era presente con l’assessore al ramo Giannini. Era stato lo stesso Haralambides che qualche giorno fa aveva chiesto ai componenti di esprimere in comitato le perplessità sull’ingegnere barese. Un modo per ufficializzare le dichiarazioni. I
nterventi accesi anche quelli degli altri esponenti. Teo Titi per gli agenti marittimi ha ribadito la necessità di maggiore trasparenza nell’operato dell’Authority, concetto più volte portato all’attenzione del presidente con la pubblicazione degli atti. Critico sulla programmazione dell’Autorità portuale anche il presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne.
Intanto i componenti portano a casa una prima vittoria. Si spera ora che il nome condiviso possa essere la persona giusta per ricoprire un incarico così importante, per un ente che gestisce un porto con pochissime navi e con esigui traffici.
Lucia Portolano
Prima di condividere un nome,i 12 componenti dell’Autorità Portuale dovrebbero chiarire ai cittadini quali sono, secondo loro, le competenze ed esperienze che deve possedere chi è chiamato a ricoprire in modo efficiente la posizione di Segretario Generale, e lasciare poi al presidente Haralambides, insieme alla responsabilità (quella di far funzionare e rilanciare il porto di Brindisi), anche l’autorità (di scegliere i propri collaboratori ). Non vi può essere infatti responsabilità senza autorità !!