BRINDISI- 168 giorni dopo l’ultima vittoria in casa contro Trieste, l’Happy Casa Brindisi torna a vincere tra le mura amiche del PalaPentassuglia per 77-70 ai danni della Gevi Napoli di coach Mauro Buscaglia con una partita dominata fin dall’inizio in cui Brindisi ha preso il largo nel secondo quarto (toccando addirittura il +15) e che ha vittoriosamente concluso reagendo efficacemente all’impetuoso ritorno partenopeo del terzo quarto grazie ai 10 punti messi a referto da Marcquise Reed nell’ultima frazione di gioco.
La fuga iniziale: tra il post basso ed il contropiede
Fin dalla palla a due si è percepita la concentrazione con la quale i ragazzi di Frank Vitucci hanno preparato la partita. La si è notata nelle piccole cose: un aiuto sul lato debole, una palla vagante recuperata, un extra pass per una tripla più agevole… insomma, quelle piccole accortezze che possono ben indirizzare dall’inizio le partite equilibrate.
Nella prima parte di gara, la scelta di Vitucci di cercare ripetutamente il post basso con Burnell e Perkins, ha messo molto in difficoltà la difesa partenopea che ha faticato non poco per trovare contromisure efficaci. Inoltre, la grande intensità difensiva, ha permesso a Brindisi di ripartire più volte in contropiede e di esprimere al meglio il suo gioco run n’ gun.
Fondamentale è stato l’apporto della panchina che, per la prima volta dopo anni, presenta giocatori di ottimo livello e non dei semplici rincalzi e costituirà una risorsa importante a disposizione del coach per il proseguimento della stagione. Mascolo, Mezzanotte e Riisma, sono stati infatti interpreti fondamentali: al primo sono state affidate a più riprese le chiavi dell’attacco brindisino, mentre gli altri due sono stati protagonisti di minuti importanti anche in fasi cruciali della partita.
Il blackout nel terzo quarto: problemi con l’attacco a difesa schierata
Dopo il + 13 maturato a fine secondo quarto, nella terza frazione di gioco si fa sotto la Gevi Napoli che alza notevolmente l’intensità difensiva e le percentuali in attacco portandosi a – 4. Per la Stella del Sud si ripresentano invece le difficoltà già incontrate a Verona nel costruire un attacco contro la difesa schierata, che non si limiti alla sistematica ricerca del post basso. A questo si aggiunge l’eccessiva frenesia in attacco e la mancanza di ordine in cabina di regia complice un Ky Bowman ancora non integrato perfettamente allo stile di gioco del nostro campionato.
Fortunatamente, però, la regia biancazzurra è passata nelle sicure mani di Bruno Mascolo, che si è dimostrato il vero metronomo della squadra.
Il leader che non ti aspetti: Marcquise Reed
In una squadra piena di giocatori dalla forte personalità come Burnell, Perkins e Bowman, nel momento di massima difficoltà della partita, quando Napoli dopo essere stata sotto di 15 punti era avanti di 3 lunghezze, è stato Marquise Reed il vero go to guy della squadra. Il nativo del Maryland si è reso protagonista di 7 minuti eccezionali, dove le sue palle recuperate, i suoi falli subiti ed i suoi 10 punti, hanno permesso a Brindisi di costruire il parziale di 12-0 che ha definitivamente indirizzato la partita.
Mercoledì sera esordio in FIBA Europe Cup PalaPentassuglia contro il team di Kiev del Budelvnyk.
IL TABELLINO
HAPPY CASA BRINDISI-GEVI NAPOLI: 77-70 (29-19, 44-31, 59-55, 77-70)
HAPPY CASA BRINDISI: Etou 6 (3/5, 0/2, 3 r.), Burnell 13 (5/6, 1/2, 3 r,), Reed 10 (3/9, 0/2, 6 r.), Bowman 6 (3/5, 0/4, 6 r.), Mascolo 7 (2/6, 1/2, 7 r.), Mezzanotte 6 (0/2, 2/2, 3 r.), Riismaa 8 (1/3, 2/5, 1 r.), Bayehe 6 (2/3, 1 r.), Perkins 15 (5/8, 0/1, 6 r.), Vitucci ne, Malaventura ne, Bocevski ne. All.: Vitucci.
GEVI NAPOLI: Zerini 10 (3/3, 1/2, 1 r.), Johnson 16 (7/14, 0/1, 5 r.), Michineau 9 (1/4, 2/5, 3 r.), Dellosto, Uglietti 5 (2/2, 0/1 3 r.), Williams 10 (5/7, 6 r.), Stewart 9 (0/6, 2/6, 2 r.), Zanotti 5 (1/1, 1/3, 3 r.), Matera ne, Howard ne. All.: Buscaglia.
Leonardo Stomati
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