BRINDISI- La necessità di vincere che nasce dall’esigenza di costruire solida fondamenta su cui generare il nodo tecnico e comportamentale dei giocatori per la nuova avventura, si palesa in tutta la sua verità durante l’intero arco della gara, che Brindisi gioca a tratti con rabbia cercando di affermare nettamente la sua superiorità nei confronti degli avversari, quasi a voler ribadire l’urgenza di conferma della bontà di team, lo sprint finale del team brindisino che ha anestetizzato nell’ultimo quarto Sassari dopo il pericoloso riavvicinamento nel punteggio dei sardi è la conferma plastica della nostra interpretazione.
Brindisi si presenta senza l’apporto di Clark e Zanelli, e inserisce Redivo nel quintetto iniziale al posto di Visconti per ovvie esigenze di necessità nel reparto degli esterni in punta, è J. Perkins che sembra voler prendere in mano il gioco con una presenza più costante all’interno delle sue dinamiche offensive, Gaspardo nei primi minuti spalma polvere di stelle nelle sue esecuzioni lasciando intravedere spunti di una partita da fuochi d’artificio (29 punti finali con 4/4 da due punti e 7/8 da tre), grazie alla precisione del tiro da fuori Brindisi prende un vantaggio cospicuo che i sardi riescono parzialmente a ricucire all fine dei primi 10 minuti (30-23).
La sceneggiatura non cambia nel periodo seguente, spazio alle rotazioni da parte delle due panchine, Chappell garantisce solidità difensiva su Logan e contribuisce in attacco con una tripla che allunga il vantaggio brindisino oltre la doppia cifra, vantaggiose viene mantenuto nella stessa forbice alla fine dei primi venti minuti (51-41).
Terzo quarto di qualità disomogenea per Brindisi che appanna il quadro delle sue scelte offensive riducendo la qualità del gioco per uno strato confusionale che toglie lucidità al team, le regole di ingaggio stabilite dagli arbitri generano fischi spesso non condivisi (anche da chi scrive), le giocate da parte delle due squadre diventano farraginose, Sassari cerca di rientrare nella contesa, Brindisi è comunque in serata di grazia perché la doppia cifra di vantaggio viene mantenuta fino al trentesimo minuto (67-57).
Ultimi dieci minuti di gioco che slittano via tra scelte arbitrali figlie di un manuale dell’antisportivo da rivedere completamente (fallo fischiato a Visconti), e la gara di Gaspardo che gioca la sua personale partita contro tutto e tutti prendendo per mano Brindisi e conducendola in porto sana, salva e con qualche punto di credibilità in più agli occhi dei tifosi.
Buona la partita di Josh Perkins e Nathan Adrian, più spigliato il primo nelle giocate offensive insieme a qualche punta di anarchia e incomprensione tra quello che vuole fare e quello che i suoi compagni credano che lui voglia fare, solido il secondo che sceglie con attenzione i tiri e si fa sentire sotto canestro.
Logica e sincerità nelle parole in sala stampa di coach Frank Vitucci: “Vittoria molto importante contro una squadra della nostra fascia con una reazione fin da subito dopo la sconfitta della settimana scorsa. Approccio veemente, determinato e aggressivo sui due lati del campo,. Non siamo ancora la squadra perfetta e non so se lo saremo, ma possiamo crescere e fare passi in avanti abbondanti da parte di tutti. Fa piacere la prestazione di Gaspardo al suo massimo in carriera di punti in Serie A, sta lavorando molto bene e si vede. Abbiamo dovuto sopperire all’assenza di Zanelli, abbiamo avuto qualche minuto di montagne russe ma ce la siamo cavata bene anche nel playmaking“.
Tabellini
Happy Casa Brindisi: Adrian 17, J.Perkins 16, Visconti 4, Gaspardo 29, Redivo 7, Chappell 5, Udom 2, N.Perkins 9. Allenatore: F. Vitucci
Banco di Sardegna Sassari: Logan 7, Clemmons 15, Burnell 10, Bendzius 11, Mekowulu 13, Gentile 9, Battle 12, Borra 3. Allenatore: D. Cavina
Amedeo Confessore
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