Happy Casa Brindisi ci mette il cuore ma non basta e perde gara tre con Bologna

BRINDISI- ( di Amedeo Confessore) Non riesce l’impresa alla Happy Casa Brindisi che perde gara 3 a Bologna contro la Virtus Segafredo (78-75), e conclude la sua stagione sportiva, arrivata quest’anno alle semifinali per lo scudetto, il riconoscimento alla squadra brindisina arriva nel post partita anche dalla voce di Teodosic (autore di una partita meravigliosa), che sottolinea i meriti e il campionato giocato dalla Happy Casa.

Brindisi ha giocato la gara migliore di questa serie, recuperando almeno nella prima parte dell’incontro anche il furore di Harrison che era stato in ombre nelle uscite più recenti, e che invece stasera ha condotto la partita con buona sicurezza prendendo per mano la squadra di coach Vitucci, poi l’esperienza degli uomini chiave bolognesi unita a un calo dell’attenzione in alcune giocate dei brindisini hanno cambiato l’inerzia e indirizzato il risultato negli ultimi minuti del quarto finale.

E’ stata, quella appena trascorsa, una stagione entusiasmante per il sodalizio brindisino, uno sprint durato otto mesi con pochi cedimenti e molte braccia levate al cielo in segno di vittoria, merito come abbiamo spesso sottolineato sulle nostre colonne dello staff tecnico, che ha prima scelto i giocatori andando a pescare il talento in paesi non comuni (Perkins in Giappone e Willis in Germania), e poi ha condotto un grande lavoro in palestra costruendo un team che crescendo giorno dopo giorno è riuscito a superare il primo turno nel torneo della basketball champions league andando a un passo dalle final four, e soprattutto ha tagliato lo striscione del traguardo della stagione regolare in campionato al secondo posto dopo aver giocato e vinto tutte e quattro le partite che aveva a disposizione contro le due squadre che ora giocheranno la finale scudetto: l’Olimpia Milano e appunto la Virtus Bologna.

Una delle poche certezze che rimangono dall’anno sportivo che si è appena concluso è che Brindisi avrà un nuovo palazzetto finalmente moderno e adatto alle visioni di futuribilità sportiva che ha in mente la proprietà, i rumori tra chi parte e chi resta tra allenatore e giocatori inizieranno a tenere banco non appena sarà finito l’eco dei festeggiamenti che sono meritati per questo gruppo di giocatori che ha entusiasmato una città spesso silente e passiva nella considerazione di se stessa e che nel basket, nella passione per lo sport, vede a volte una via di fuga verso la felicità, rimarrà nella mente degli affezionati la visione dei miglioramenti di Thompson che ha giocato una stagione superba e al quale manca ancora un gradino da salire nella convinzione di se stesso per tentare il grande salto verso una grande squadra, la versatilità di Willis e il talento cristallino di Harrison, l’abnegazione alla causa dei giocatori italiani che a volte sono stati decisivi nello schema ideato da Vitucci, l’atletismo di Gaspardo (a volte fatto giocare da small forward come Pittis nella Benetton di molti anni fa), la crescita di Zanelli e poi Udom e Visconti sempre pronti quando chiamati a intervenire.

Si dice che il sonno della ragione genera mostri, l’augurio è che la capacità di sognare, pianificare e gestire il futuro di questo patrimonio cittadino non perda mai entusiasmo e passione, per Brindisi e per i suoi cittadini.

 

Tabelliini

Virtus Segafredo Bologna: Gamble 11, Markovic 6, Belinelli 11, Abass 2, Teodosic 29, Weems 9, Hunter 6, Pajala 3, Alibegovic 1.

Allenatore: Djordjevic

Happy Casa Brindisi: Willis 7, Harrison 15, Thompson 11, Gaspardo 14, Perkins 5, Bostic 10, Bell 7, Zanelli 2, Udom 4.

Allenatore: Vitucci

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