BRINDISI – (di Amedeo Confessore) Si ferma la lunga striscia vincente in campionato della Happy Casa Brindisi che perde in casa contro la Dolomiti Energia Trentino con il punteggio di (78-80).
Brindisi ha condotto nel punteggio per buona parte della partita fino a quando non è più riuscita a trovare la giusta difesa sui lunghi di Trento che dopo 34 minuti dall’inizio dell’incontro registra un vantaggio fino a quel momento insperato (61-62), la Happy Casa reagisce immediatamente con un piccolo strappo che la riporta avanti di sei punti ma non riesce a capitalizzare e lascia aperte le maglie difensive consentendo ai giocatori triestini di centrare ripetutamente il canestro con Bradford praticamente inarrestabile. E’ Visconti che gioca la palla per portare la gara ai supplementari, il suo terzo tempo viene fermato da Flaccadori con un presumibile fallo che però non viene fischiato dagli arbitri, la partita finisce con i giocatori brindisini che reclamano a gran voce ma senza successo i due tiri liberi.
La partita inizia con Brindisi che schiera Wes Clark in quintetto accanto a J. Perkins, Adrian, Gaspardo e N. Perkins, le cose si mettono subito in salita per la squadra brindisina che lascia grandi spazi in difesa a vantaggio di Reynolds che mette dentro tre triple consecutive, Brindisi ci impiega qualche minuto in più del solito a registrare modi e maniere, recupera il divario e mette la freccia per il sorpasso che viene certificato dal punteggio di (24-17), alla fine dei primi dieci minuti. Non cambia di molto la sostanza nei dieci minuti che seguono con la Happy Casa che tiene gli ospiti a distanza nel punteggio senza però dare mai l’idea di poter disporre della partita, questa sensazione diventa più chiara con il passare del tempo quando nel terzo quarto, Trento, si avvicina sempre di più nel punteggio. Nasce qui una piccola paura di fondo che accompagnerà i giocatori brindisini fino alla sirena finale, paura che provoca amnesie difensive e poca lucidità in attacco, Trento intuisce che può osare l’impensabile ed è brava a credere nei propri mezzi, il finale amaro ricorda quello con Venezia ma visto dall’altra parte della felicità, è tempo di mettersi alle spalle lo scivolone fare tesoro delle lessons learned che coach Vitucci avrà sicuramente tradotto ai suoi nello spogliatoio a fine gare e pensare alle prossime gare lacrima delle quale vedrà la Happy Casa incontrare a Bologna la Virtus.
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