Gruppo Partite Iva , il grido d’allarme dei commercianti: “Ora si pensi alle misure di sostegno”

INTERVENTO/ Bentornato (si fa x dire) DPCM. Il Coronavirus non è mai stato sconfitto, si è “riposato” con l’estate ma ora è tornato più forte che mai.

Ci è stato permesso di vivere un’ estate piena per non parlare del fatto che abbiamo “affrontato” una campagna elettorale regionale o una grande manifestazione come il Giro d’Italia dove i distanziamenti o i controlli sono stati pressoché nulli, ma a goderne è stato lo spettacolo che da tempo mancava nella nostra città.

Ora, però, chi ne paga le conseguenze? Sono sempre gli stessi! Si è dato a palestre e piscine una settimana di tempo per potenziare il proprio standard di sicurezza, ma sono stati soldi sprecati visto che ora il governo ne ha disposto la chiusura. Allo stesso modo, c’è stato tutto il tempo necessario per migliorare i servizi da offrire agli studenti pendolari, come il trasporto, invece sono settimane che circolano foto di autobus stracolmi. Per non parlare degli ingressi a scuola che non sembrano essere per niente scaglionati. Allora ci chiediamo perché a pagarne le conseguenze debbano essere sempre gli stessi?

Bar, ristoranti, locali serali tra cui lounge bar e discoteche. Nelle discoteche il rispetto della distanza è pressoché nullo, ma come aiuterete i vari imprenditori? Quante volte ancora queste categorie dovranno reinventarsi per non abbassare le loro serrande per sempre?

Durante la sua ultima diretta, Conte non ha parlato di potenza di fuoco, aggiungerei fortunatamente, ma di denaro direttamente sui conti correnti, sperando che i tempi di attesa non siano quelli delle famosissime 600€.

Ci auguriamo e chiediamo che a partire dal Governo nazionale a quello regionale e poi locale nessuno sottovaluti la necessità di individuare forme di aiuto concrete e volte a salvaguardare queste attività.

Ora con questo DPCM dobbiamo solo auspicare che la curva dei contagi cali e ci permetta di vivere un Natale, se non spensierato, quanto meno in famiglia.

I portavoce Francesca e Stefano Scatigno.

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