MESAGNE- I cittadini segnalano, e i poliziotti prendono l’Audi utilizzata per i furti a Mesagne. Alcuni cittadini mesagnesi, in tarda mattinata, hanno chiamato in Commissariato e hanno segnalato la presenza di un’Audi A6 di colore nero con tre soggetti a bordo che si aggirava nella zona residenziale denominata Torretta.
Hanno rilevato il numero di targa ed hanno riferito che uno dei soggetti suonava al citofono delle abitazioni per chiedere delle informazioni per poi allontanarsi.
Anche il numero di targa non è sfuggito ai cittadini e su facebook c’è stato un passa parola, un appello rivolto a tutti di segnalare l’avvistamento della predetta auto.
E grazie a questa sinergia tra cittadini ed istituzioni, la volante del Commissariato ha intercettato, proprio in zona Torretta, l’auto in parola. Questa, che però aveva un numero di targa differente da quello segnalato, alla vista della pattuglia di Polizia, si è data alla fuga.
Immediatamente la Sala Operativa del Commissariato ha diramato le ricerche a tutti gli uffici di Polizia della Provincia che, con le loro pattuglie, hanno prestato immediato ausilio.
L’audi A6, con la volante alle calcagna, a folle velocità, si immetteva sul tratto viario che da Mesagne conduce a San Vito dei Normanni, effettuando sorpassi azzardati e ponendo in serio pericolo l’incolumità, oltre che dei trasportati, degli operatori di volante, anche degli automobilisti che in quel momento transitavano sul tratto di strada interessato.
Dopo aver attraversato il comune di Latiano, i fuggitivi imboccavano la direzione per San Michele Salentino e giungevano a Francavilla Fontana dove facevano perdere le loro tracce. L’auto veniva poi successivamente intercettata, parcheggiata, in via Roma. Si portava in Commissariato e la si sottoponeva agli accertamenti di rito con la Polizia Scientifica. All’interno dell’auto, oltre ad arnesi atti allo scasso, vi erano un PC portatile, una macchina fotografica, un vassoio cesellato in argento, un vaso in cristallo, un lampadario ed altri oggetti che sono ancora al vaglio degli inquirenti al fine di stabilire con esattezza la loro provenienza che, verosimilmente, è di natura illecita.
All’interno della stessa auto venivano rinvenute altre targhe che erano state segnalate dai cittadini, a riprova del modus operandi dei malviventi che le utilizzavano per depistare le forze dell’ordine.
Le attività di indagine avviate potranno fare chiarezza anche sugli utilizzatori del mezzo.
BrindisiOggi
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