INTERVENTO/ Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha fissato, con proprio decreto, la data per lo svolgimento delle consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, per domenica 10 giugno 2018. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avrà luogo domenica 24 giugno.
Sono queste le date in cui ogni brindisino deve impegnarsi a scegliere il futuro di questa città.
Dopo l’ennesimo fallimento di una politica improvvisata e inconcludente, ognuno di noi deve sentire sulle proprie spalle il peso di una scelta che non può essere sbagliata, che non deve essere il frutto di una superficiale visione della politica.
Parliamo francamente: bisogna aprire gli occhi e guardarsi bene dallo scegliere slogan e improvvisazioni varie. Dovremmo tutti smettere di svenderci per il favore di turno, per l’assurda promessa di un lavoro, per un caffè. Abbiamo una dignità, come cittadini e come uomini e aggiungo che anche il nostro diritto di voto ha una dignità.
Siamo stanchi, lo siamo tutti e lo sono anche io.
Non abbiamo più la voglia di fare, di credere, di sperare e forse anche di immaginare che qualcosa di buono possa venir fuori da questa città e dalla sua amministrazione ma bisogna impegnarsi. Bisogna sporcarsi le mani, ancora una volta, per costruire il futuro di questa città.
È proprio un nostro dovere farlo.
Dobbiamo informarci su chi vuole amministrare la nostra città, sentire cosa vuole progettare, chiedere come ha intenzione di farlo. Dobbiamo farlo adesso, prima della chiamata alle urne. E dobbiamo farlo in maniera critica, consapevole. Non dimentichiamo chi e come ci ha deluso e distrutto. Non dimentichiamo chi e come ci ha bloccato in questa stasi perenne.
Siamo stati tutti responsabili della “commedia politica” messa in scena finora perché il nostro voto è stato il trampolino di lancio di attori dal calibro spicciolo, smaniosi di apparire davanti a telecamere e riflettori tradendo la loro stessa dignità, e portando a casa iniziative pubbliche senza alcun riflesso positivo.
Già lo scorso maggio, prima dell’insediamento del commissario Giuffrè, dicevo che dobbiamo armarci di un voto consapevole per le prossime elezioni.
Brindisi è una città con un potenziale enorme, non ha nulla da invidiare ad altre città dell’Adriatico; ad altri porti del Mediterraneo. Ci rendiamo conto della grande storia che percorriamo passeggiando in centro? Siamo davvero consapevoli del potenziale del nostro scalo aeroportuale? Delle nostre strutture di svago, i nostri parchi o delle strutture sportive? Per non parlare del potenziale dei nostri cittadini: campioni sportivi, cervelli in fuga, professionisti affermati.
C’è un seme, un fermento che ancora resiste in questa città: associazioni, comitati spontanei e organizzati, o anche singoli cittadini appassionati come me di questa città. Non c’è solo la generazione del “tiriamo a campare”: c’è chi guarda lontano, e chi cerca ancora di promuovere questa lungimiranza a chi ci è accanto, a chi vuole assumersi la responsabilità della nostra amministrazione.
La speranza è che questo seme porti presto frutto e possa impegnarsi per un efficace cambiamento, ora.
Antonio Melcore (Pd)
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