BRINDISI – Saranno stati in diecimila a Brindisi, arrivati anche dalla provincia per le concomitanti manifestazioni della prima domenica di giugno di una città divisa tra Snim, concerti e religione. Migliaia i fedeli e altrettanti i curiosi che hanno preso parte o solo assistito al passaggio della processione del cavallo parato sul quale per la sua prima volta è salito monsignor Domenico Caliandro.
Traffico in tilt per l’inaspettata affluenza di gente, auto che non sono riuscite ad arrivare in centro i cui conducenti hanno scelto parcheggi in periferia, addirittura malori in chiesa, pare si trattasse di turisti stranieri, che hanno richiesto l’intervento delle ambulanze arrivate a sirene spiegate, solo colpi di caldo e niente di grave.
L’arcivescovo della Diocesi di Brindisi-Ostuni, dopo aver celebrato la messa nella basilica Cattedrale, come si è detto gremita all’inverosimile e posti in piedi (c’erano più di duemila persone), si è preparato nell‘androne del palazzo Arcivescovile, bardato a festa con i drappi porpora appesi alle finestre, è salito a cavallo e ha ricevuto l’ostensorio che contiene il Corpus Domini. Preceduto dai bambini alla prima comunione, dai parrocchiani, dagli ordini religiosi e di preghiera, e seguito dal sindaco, Mimmo Consales, dal commissario straordinario della Provincia, Cesare Castelli, dal prefetto, Nicola Prete e dal comandate della Polizia Municipale, Teodoro Nigro, nonché dalle alte autorità militari, ha percorso piazza Matteotti, via Filomeno Consiglio, piazza Vittorio Emanuele II, piazza Vittoria, via Santi, via Duomo, per ritornare al punto di partenza.
Forse un po’ di caos sta caratterizzando i tanti eventi brindisini che sembrano in alcuni momenti non reggere al sovraffollamento, ma l’augurio è che si tratti finalmente di una rinascita cittadina che porterà con l‘esperienza a saper gestire sempre meglio queste enormi manifestazioni di partecipazione.
Carmen Vesco
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