BRINDISI- Ci vorrà ancora molto prima che il Pug della città di Brindisi sia portato in discussione e a votazione. L’architetto Giorgio Goggi, che coordina i lavori del gruppo professionale per redigere il Piano, interviene sulla vicenda. Smentisce le dichiarazioni rese dall’amministrazione comunale che per voce di alcuni amministratori ha riferito che per completare il Pug ci vorranno 120 giorni. L’architetto, che fu scelto nell’ultima legislatura Mennitti, intende fare chiarezza sulla questione. Parla da tecnico e per conto del gruppo di lavoro. Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento dell’architetto Goggi.
“ Spiace dover rinunciare alla riservatezza, nel merito dei rapporti con l’Amministrazione comunale di Brindisi, che tutto il gruppo professionale ed il sottoscritto si sono finora imposti. Peraltro, con lettera del 10 marzo scorso, già avevo avvisato l’Amministrazione che la diffusione di notizie omissive e infedeli nei nostri confronti non sarebbe potuta continuare senza una nostra difesa. Non è vero che io abbia assicurato di poter completare il PUG di Brindisi in tutti i suoi elementi nel lasso di 120 giorni. Quando l’Amministrazione ha notificato il verbale contenente questa affermazione, ho subito trasmesso una smentita ed una richiesta di rettifica, rimasta senza risposta. La stessa affermazione è stata riportata dall’Amministrazione nella delibera del 5 marzo (notificata il 18 marzo), di nuovo smentita con lettera e relazione del 27 marzo, rimasta pure senza risposta. Il termine di 120 giorni si riferiva solo alla parte strutturale del Piano, non al suo completamento. Peraltro chi conosca la legislazione pugliese in materia sa che, se anche il Piano fosse completato oggi, ben difficilmente potrebbe essere portato in adozione per il 20 maggio per la necessità di ottenere tutte le approvazioni preventive e per l’obbligatoria redazione della VAS, che richiede circa tre mesi. Quanto ai ritardi ed ai tempi scaduti, di cui parla l’Assessore nella sua intervista di ieri al Quotidiano, basti dire che, per il gruppo professionale e per i suoi legali, l’Amministrazione non può ancora iniziare il conteggio dei termini per l’esecuzione del Piano, cosicché al gruppo professionale non serve, né è mai servita, alcuna proroga, né tantomeno un “ultimatum”. Infatti, l’Amministrazione che, oltre che dalla normativa nazionale in materia, dal Capitolato d’Oneri era obbligata a fornire entro 7 giorni il materiale necessario alla redazione, a oggi non ha prodotto tutto quanto necessario. Tanto per fare un esempio: il gruppo professionale non dispone ancora dell’elenco delle concessioni edilizie rilasciate, né del censimento delle proprietà comunali esatto e validato, senza il quale nessun piano regolatore può essere dimensionato, ma solo bozze che vengono corrette ed integrate ad ogni riunione. Ne fanno fede le continue correzioni delle bozze di piano, continuamente rielaborate per l’erroneità dei dati forniti.
Le affermazioni dell’Assessore stupiscono, inoltre, perché questi fatti, ed altro, sono stati già esposti nella seduta della Commissione Urbanistica del 19 marzo e quindi doverosamente portati a conoscenza del Consiglio Comunale, prima che della stampa. Questo, per ora, per ristabilire un poco di verità su una vicenda molto complessa.”
BrindisiOggi
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