TUTURANO- Anche il cielo, ieri sera, ha pianto per Mattia. Era la fine della fiaccolata organizzata dagli amici del giovane figlio di Vincenzo Cavallo, macellaio di Tuturano, morto la sera del 2 settembre in sella al suo scooter, dopo lo scontro con un’automobile, quando anche il firmamento non ce l’ha fatta a reggere il dolore, bagnando le teste dei tanti che erano lì per il 15enne.
L’appuntamento era in chiesa per le 18.30: in memoria del ragazzo è stato recitato, prima della celebrazione della messa, un rosario. Don Francesco, suo amico, ha successivamente guidato gli amici di Mattia e i fedeli presenti nei misteri dell’eucarestia a 8 giorni dalla scomparsa del giovane. Dopo le funzioni religiose, è cominciata la lunga, lenta e dolorosa processione verso il luogo della tragedia: una strada periferica, di campagna, dove, in un canalone, il cuore di Mattia si è fermato, per sempre. I cuori dei tuturanesi, invece, battono forte per lui e per la sua famiglia.
Tantissimi erano in fila e in silenzio a ricordare l’amico andato via troppo presto: le magliette bianche, ancora una volta, hanno restituito la cifra dell’affetto che Mattia catalizzava su di sé e che non potrà mai essere disperso. Una volta arrivati al punto esatto della tragedia, i ragazzi hanno elevato alcune preghiere per Mattia. Quindici lanterne volanti, una per ogni anno di vita del ragazzo, sono state fatte librare nel cielo coperto e plumbeo della campagna tuturanese.
Una targa ricordo è stata consegnata ai genitori di Mattia, che hanno risposto presente alla chiamata della loro comunità nonostante lo straziante dolore che l’assenza ha portato in questi giorni nella loro famiglia. A quel punto, anche il cielo non ha più potuto sopportare: alcune gocce sono scese dall’alto, confondendosi con le lacrime che rigavano il volto di chi ha voluto bene a Mattia in vita e continua a volergliene ora che non c’è più.
Maurizio Distante
Commenta per primo