NEW DELHI– Un permesso speciale di quattro settimane per i marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre che potranno così tornare a casa e votare domenica e lunedì prossimi. La decisione è stata assunta dalla Corte suprema di New Delhi, presieduta dal giudice Altamas Kabir, che ha chiesto come garanzia anche una lettera all’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini in cui si impegna ad assicurare il ritorno dei due imputati. Si tratta di una impegnativa simile a quella presentata all’Alta Corte del Kerala in occasione della precedente licenza natalizia.
I due militari sono, però sprovvisti dei passaporti, i documenti al momento non si trovano. Lo scorso 18 gennaio il tribunale di Kollam (in Kerala) li spedì via posta al ministero degli Interni, ma secondo fonti del dicastero il ”trasferimento sarebbe in tramite”. L’ambasciata italiana a New Delhi emetterà quindi oggi due documenti temporanei per i due fucilieri. Nell’udienza di stamani, il giudice capo Altamas Kabir ha preso atto del disguido e ha approvato la concessione di documenti provvisori di viaggio.
Girone e Latorre così potranno partire subito, il loro arrivo a Brindisi è previsto nella giornata di domani. Da qui poi verranno accompagnati a casa dalle loro famiglie.
Terzi: “Grande soddisfazione” – “E’ uno sviluppo molto positivo e provo grande soddisfazione”: così il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, dopo la decisione della Corte Suprema indiana. Il permesso, afferma Terzi, “consentirà ai nostri due ragazzi di esercitare il loro diritto di voto e di trascorrere quattro settimane con i loro familiari in Italia, ma anche perché la decisione di oggi conferma il clima di fiducia e collaborazione con le autorità indiane e lascia ben sperare per un positivo esito della vicenda”.
Lucia Pezzuto
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