FRANCAVILLA FONTANA – All’indomani della grave esplosione avvenuta la notte tra lunedì e martedì ai danni del negozio ‘Pinco Pallino’ di Francavilla Fontana che ha prodotto una vittima, Antonio Rizzo di 28 anni, e un l’arresto di Saverio Candita, incensurato di 27anni, quale presunto complice di chi avrebbe appiccato il fuoco, ecco che spunta una terza persona. Al vaglio degli investigatori c’è un uomo che avrebbe accompagnato Candita, dopo l’esplosione, presso la sua abitazione a Torre Santa Susanna. Intanto, la palazzina che ospitava il negozio al piano terra in via san Francesco D’Assisi risulta inagibile e le otto famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni.
Questa mattina il sindaco di Francavilla Fontana Maurizio Bruno ha firmato una ordinanza che è stata notificata ai proprietari delle abitazioni del palazzo di via Boito che ospitava al piano terra il negozio di calzature e abbigliamento ‘Pinco Pallino’ fatto saltare in aria all’1:13 minuti del 30 settembre scorso. Il negozio era proprietà di Maria Fontana Giuliano, convivente della vittima, Antonio Rizzo. Intanto, questa mattina c’è anche stato un sopralluogo dei tecnici comunali e personale Enel per il ripristino dell’impianto elettrico. “Le nostre assistenti sociali – ha dichiarato il primo cittadino – sono andate a trovare le famiglie, soprattutto le mamme con bimbi piccoli che sono state svegliate in piena notte mentre dormivano dall’esplosione”.
The day after Tomorrow. L’alba del giorno dopo l’esplosione, che ha stordito la Città degli Imperiali, è stata caratterizzata dal ricordo di quello che è successo 24 ore prima. Le immagini di un negozio sventrato da una bomba con macerie ovunque e la morte di un ragazzo di 28 anni, non si possono obliare così facilmente. La giornata di oggi si fa carico del dolore di una vita spezzata a 28 anni, del ragazzo di 27 anni salvo per miracolo e delle 25 persone che hanno perso a causa dell’esplosione, momentaneamente, la propria casa o autovettura che era parcheggiata nel giardino interno allo stabile.
Si è lavorato fino alla tarda serata di ieri per bonificare tutta la zona e rendere le strade nuovamente percorribili. Questa mattina il palazzo è transennato e inagibile. Per tutta la giornata di ieri si sono susseguite le verifiche sulle condizioni strutturali dell’edificio. Le otto famiglie hanno dovuto così abbandonare le proprie abitazioni. Le stesse hanno trovato ospitalità presso parenti che vivono in città.
Le indagini, da parte dei carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana al comando del capitano Nicola Maggio e il Nucleo investigativo del comando provinciale al comando del colonnello Alessandro Colella, proseguono a ritmo serrato. Le indagini proseguono soprattutto in un senso: secondo gli investigatori il movente per il quale avrebbe agito chi ha appiccato il fuoco sarebbe stato quello di incassare l’assicurazione (il negozio è coperto da polizza assicurativa ndr). Ora al vaglio degli investigatori, però, ci sarebbe anche la figura di una terza persona nonchè parente. Questa avrebbe aiutato Saverio Candita – stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri si trovava sul luogo dell’incendio – a rientrare a casa sua a Torre Santa Susanna. Sarebbe stato lo stesso 27enne – arrestato dopo poche ore l’esplosione e accusato di concorso in incendio doloso – con mani e volto ustionati a fare qualche metro a piedi, recarsi presso l’abitazione di questo terzo uomo, citofonare al campanello di casa e chiedergli di essere accompagnato a casa.
Secondo gli investigatori quella sera chi ha appiccato il fuoco nel negozio ‘Pinco Pallino’ innescando una vera e propria bomba non ha agito da solo. La vittima, Antonio Rizzo, colpito dall’onda d’urto dell’esplosione, è stato ritrovato cadavere nel garage sottostante il palazzo. I soccorritori ha trovato il 28enne in una pozza di sangue sommerso da macerie. Rizzo aveva i guanti alle mani e accanto a lui c’era una tanica contentente ancora tracce di liquido infiammabile.
Il quadro investigativo, però, è stato chiaro fin da subito. Infatti, dopo poche ore è stato arrestato Saverio Candita, incensurato di 27 anni di Francavilla Fontana. Il ragazzo è stato prelevato dalla sua abitazione a Torre Santa Susanna. Si era trasferito lì solo da qualche settimana, dopo essersi sposato il mese scorso. Candita aveva ustioni su tutto il corpo, principalmente sul volto e sulle mani e pare sia stata una sua parente, infermiera, a curare le ferite. Gli inquirenti lo hanno ammanettato con l’accusa di concorso in incendio doloso ritenendolo il presunto complice dell’attentatore. Gli investigatori, non hanno dubbi sul fatto che Candita si trovasse nei pressi del negozio ‘Pinco Pallino’ al momento dell’esplosione.
Determinante ai fini investigativi, pare, siano stati i filmati di diverse telecamere presenti su via San Francesco D’Assisi e via Boito che avrebbero ripreso la scena dall’inizio alla fine.
Maristella De Michele
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