
BRINDISI- “Accendi la mente, spegni i pregiudizi” è il nome dato alla Giornata mondiale contro il razzismo celebrata presso il liceo “Palumbo” di Brindisi.
Da sempre in prima linea nell’educazione alla cittadinanza e alla solidarietà, il liceo linguistico e il liceo delle scienze umane del “Palumbo” di Brindisi hanno voluto ricordare la Giornata mondiale contro il razzismo.
A fare gli onori di casa la preside Serena Oliva. “Ogni anno, in questa occasione, cerchiamo di organizzare un evento in collaborazione con l’associazione Migrantes – ha spiegato la preside – È un doveroso e piacevole incontro per tutte le attività che svolgiamo giornalmente e che ci vedono coinvolti in prima persona in numerosi progetti a sostegno dei migranti”.
“Stare insieme ed eliminare le differenze è il primo scopo di questa giornata – racconta la professoressa Sabrina Bombacigno – dobbiamo imparare a guardare alla diversità come un valore aggiunto e non come un motivo di discriminazione”.
La manifestazione è stata un vero e proprio momento di incontro, condivisione e di festa: accanto agli studenti dell’istituto superiore sono saliti sul palco lo scrittore senegalese papa Ngadi Faye e il gruppo musicale keniota Afreeka. Presenti alla manifestazione, inoltre, non solo alcuni alunni delle scuole medie ma anche i volontari dell’Associazione Migrantes e i destinatari del progetto “Tutti i colori del mondo” che ha visto, a partire dal mese di ottobre, alcuni ragazzi del liceo svolgere attività di insegnamento della lingua italiana per i migranti e i richiedenti asilo che si trovano sul nostro territorio.
“Non è stato semplice insegnargli la lingua ma loro si sono sempre mostrati molto interessati e desiderosi di imparare – spiega Miriana Nacci, studentessa del liceo linguistico e vincitrice di una borsa di studio in Germania – La nostra scuola è sempre stata impegnata nel volontariato ma questa esperienza mi ha dato l’opportunità di crescere come persona, perché attraverso l’insegnamento ho avuto modo di conoscere nuove culture, nuove persone che hanno qualcosa da raccontare e così facendo abbattere il muro dei pregiudizi”.
BrindisiOggi
Come sono commosso……E visto che siamo innanzi a cotanto trasudante pietismo buonista, perché non si organizza una “Giornata Brindisina contro la Disoccupazione e la Disperazione delle famiglie Locali Brindisine” in modo tale che si ha l’opportunità di conoscere “nuove culture” ( quelle di come ci si muore di fame, ad esempio)e “nuove persone” ( come i padri BRINDISINI disoccupati che non hanno il coraggio di guardare in faccia i loro figli perché non hanno i soldi per comprare da mangiare o un paio di scarpe nuove etc.). Poi chiedete ad un povero vecchio abbandonato come si campa con la pensione sociale….Vedrete , vedrete quante cose hanno da raccontare…….O forse la disperazione “made in Brindisi” è poco radicalchic ?