Giornata della memoria per le vittime di mafia, il Comune nega la sala municipale al presidio di Libera

OSTUNI- Il Presidio Libera di Ostuni esprime amarezza per non aver potuto instaurare un rapporto di adeguata e piena collaborazione con la Commissione Straordinaria per la realizzazione in città della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Tale Giornata si celebra il 21 marzo e nel 2017 è stata dichiarata giornata nazionale dal Parlamento Italiano. I volontari del Presidio ostunese di Libera ritenevano importante celebrarla nel cuore della città: nella piazza principale o, in caso di maltempo, all’interno del Municipio. In questo modo la manifestazione sarebbe stata ancora più significativa, in particolare per l’attuale scioglimento del Comune a causa delle infiltrazioni mafiose. Il Presidio di Libera esprime dispiacere per la mancata opportunità data alla collettività, lo scarso dialogo e la poca collaborazione nei confronti dell’associazione Libera, della rete cittadina delle associazioni e di quella parte di cittadinanza che si impegna sui temi della legalità e dell’antimafia sociale. Il Presidio Libera di Ostuni, infatti, al fine di poter organizzare al meglio in città la XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il 6 marzo ha comunicato alla Commissione per l’amministrazione straordinaria del Comune di Ostuni, costituita dalle dott.sse T. Costantino, M. A. Madaro e A. Lonigro, che il successivo 21 marzo in Piazza della Libertà, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, si sarebbe svolta la manifestazione della lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie chiedendo di poter usufruire del salone comunale in caso di condizioni climatiche avverse. Solo il 16 marzo, dal Comune di Ostuni è stata comunicata l’autorizzazione all’uso della Piazza per la manifestazione nonché il diniego all’eventuale uso del salone municipale senza fornire alcuna motivazione, rimasto tale nonostante la successiva richiesta di formale provvedimento. Il giorno del 21 marzo il clima è stato piovoso e il Presidio di Libera, pur di non annullare la manifestazione per la quale erano state invitate le associazioni del territorio, gli studenti delle scuole e allertate le forze dell’ordine, ha richiesto la disponibilità della piccola chiesa Spirito Santo, ubicata nelle vicinanze di piazza Libertà, attualmente dismessa per le attività pastorali, che è stata prontamente concessa dal parroco don Piero Suma. Nonostante il disagio per la ridotta capienza della chiesa, la manifestazione ha potuto comunque svolgersi con le numerose presenze registrate. Resta però l’amarezza per il diniego frapposto dalla Commissione Straordinaria ad ospitarla nel salone municipale, considerata la portata istituzionale della Giornata e l’indiscutibile coerenza dell’evento con il tema più generale della legalità e con il compito istituzionale di una Commissione Straordinaria. Essa è emanazione del Ministero degli Interni e ha l’obiettivo di rivendicare e ristabilire la legalità nel Comune dove vada ad operare, come quello di Ostuni, il cui consiglio comunale è stato sciolto per riscontrate infiltrazioni della criminalità. Lo scorso 21 marzo Libera si è attivata per far leggere in pubblico i nomi delle vittime innocenti delle mafie in un giorno così importante per stare vicini ai loro familiari, che, nell’80% dei casi cercano ancora verità e giustizia. Nell’attuale momento storico difficile per Ostuni, fare memoria delle vittime innocenti nella piazza principale, come nel municipio, avrebbe avuto un valore simbolico e avrebbe rafforzato un messaggio: lasciarsi interrogare dalle loro storie e trarne coraggio per compiere scelte che rifiutino i compromessi e generino cambiamenti, per sensibilizzarsi e sensibilizzare alla cittadinanza attiva, alla diffusione della cultura attenta ai temi della giustizia sociale per ridare linfa alla città col proprio impegno. Il locale Presidio di Libera rimane a disposizione per collaborare con la Commissione Straordinaria e con chi amministrerà la città, offrendo il proprio contributo costruttivo per valorizzare la memoria delle vittime innocenti delle mafie, la partecipazione della cittadinanza, il riuso sociale dei beni confiscati e l’impegno civile per la giustizia sociale a Ostuni.

BrindisiOggi

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