BRINDISI – Sono passati 22 anni da quella notte in cui Mauro Maniglio, giovane studente del liceo Monticelli di Brindisi, incontrò il proprio destino. Maniglio venne ammazzato da alcuni sicari mentre si trovava a Casalabate, vittima di un tragico scambio di persona che gli costò la vita. Presso l’istituto che frequentava, c’è stata la cerimonia di adozione di Mauro Maniglio quale vittima della mafia. La data scelta dagli studenti del Monticelli non è stata per nulla casuale: in questi giorni si sta celebrando la giornata della memoria per le vittime di mafia. Questo pomeriggio l’Amministrazione provinciale di Brindisi, la Scuola di Formazione Politica Antonino Caponnetto, Proteo Fare Sapere Brindisi, la CGIL in occasione della“XIX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia” hanno organizzato una manifestazione al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla lotta alla mafia,
Nel salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, alle 17.30, si è proceduto alla lettura dei nomi delle vittime della mafia: un lungo elenco, che, però, è stato declinato per intero. 930 nomi, 930 vite spezzate dall’odio. «Con l’iniziativa – scrivono gli organizzatori – si vuole, tra l’altro, in maniera concreta e non simbolica, essere vicini ai familiari che hanno perso un proprio caro nella battaglia di legalità contro le mafie e, contemporaneamente, trasmettere una memoria viva alle nuove generazioni». Alla cerimonia era presente Marco Dinapoli, procuratore capo del tribunale di Brindisi. «Per vincere il crimine organizzato e la corruzione non bastano più la legalità, il rispetto delle regole – ha spiegato il procuratore – Occorre, di fronte al male, non voltarsi dall’altra parte o restare con le mani in mano. Serve l’impegno di tutti affinché il sacrificio di tanti poveri cittadini non sia stato vano». Tra le altre iniziative che ci saranno in questi giorni in città spiccano anche le proiezioni dei lavori del regista brindisino Simone Salvemini: Mar Piccolo, Una vita tranquilla e L’aria salata, tutti introdotti dal cineasta.
I ragazzi del centro giovanile Salesiani di Brindisi, poi, saranno presenti, domani mattina, a Latina, per partecipare alla XIX edizione della giornata della memoria e dell’impegno. «Vogliamo esserci – affermano – per testimoniare che la mafia può essere sconfitta. Questa marcia non è solo un dovere morale per tutte quelle donne e quegli uomini che hanno creduto nella legalità, nella giustizia, nell’onestà e nella libertà e che per mano della criminalità organizzata hanno perso la vita, ma è essenzialmente un impegno che ciascuno nella vita di tutti giorni deve assumersi per denunciare e opporsi ad ogni forma di illegalità. La mafia è un fenomeno umano alimentato dalla paura, dalla complicità e dal silenzio, perciò solo l’unione e la denuncia possono sconfiggerla».
BrindisiOggi
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