Il Comune non paga e la cooperativa va in crisi :”Annuncia licenziamenti”

BRINDISI – Si va verso una corsa contro il tempo per salvare la cooperativa sociale Giocartacli e i servizi che la stessa eroga nei confronti di 50 minori del comune di Brindisi. Il direttore tecnico della cooperativa, Pietro Bevacqua, ha scritto al presidente della Regione, Nichi Vendola, all’assessore al Welfare, Elena Gentile, al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, e a tutti gli altri rappresentanti istituzionali interessati a vario titolo alla vicenda, per lanciare il suo grido d’allarme.

«I servizi erogati dei Buoni Conciliazione Vita e lavoro a oltre 50 minori e loro famiglie – fanno sapere i responsabili della cooperativa –  non vengono saldati dal giugno scorso, con grave danno per gli operatori e per la continuità dell’azione educativa, ottima nelle intenzioni regionali ma disastrosa per la conduzione da parte degli ambiti territoriali per incompetenza, negligenza e imperizia». Gli altri due punti esposti dai responsabili di Giocartacli sono lo stato di crisi della cooperativa provocato dalla mancata erogazione dei contributi dovuti, nonostante i ripetuti solleciti mossi per tutte le vie possibili, e il debito che il Comune di Brindisi, quale unico soggetto erogatore dei rimborsi, ha contratto con la Giocartacli, ammontante in 120mila euro, senza contare le mensilità di gennaio e febbraio.

«Il gravissimo danno economico che tale ritardo sta procurando alle famiglie degli operatori – continuano dalla cooperativa – porta verso delle inevitabili conseguenze: l’interruzione dei servizi alle famiglie dei 50 minori utenti a partire dal 19 marzo prossimo; il preavviso di licenziamento ai 15 operatori ed educatori dei servizi in essere a partire sempre dal 19 marzo; l’appello alle istituzioni per un intervento tempestivo e non più rinviabile per evitare gesti inconsulti che sono stati preannunciati sia da parte degli operatori, sia da parte di alcuni genitori, privati anche di questo servizio oltre che la carenza di lavoro».

Un ultimo appello, i responsabili di Giocartacli, lo rivolgono agli uomini di buona volontà: «Affinché si denunci lo stato di crisi della malaburocrazia che per incompetenza, negligenza e imperizia gestisce un servizio così importante, idoneo a ridare fiducia alle famiglie in difficoltà oggettive, in tempi di crisi come questo, con problemi gravi di assistenza, scolarità lacunosa e deficitaria, attraverso un’educazione costante ed efficiente, con avviamento di percorsi di legalità e di rispetto delle regole scolastiche e interpersonali, utilizzando le forme dell’apprendistato per inserirsi nel mondo del lavoro».

BrindisiOggi

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