BRINDISI- (Articolo dal settimanale Il7 Magazine)
Sembrava la società pubblica del Comune di Brindisi con meno problemi, e forse sarà anche così, ma questo la nuova amministratrice delle Farmacie comunali lo verificherà solo quando avrà trovato tutti i documenti , perché per ora nei cassetti della società partecipata non c’è neanche una carta. Da quando si è insediata Cristiana Manfredi è alla ricerca di atti e documenti che accertino l’attività svolta dalla società dal 2013 ad oggi. Stando ad indiscrezioni la neo amministratrice, nominata dal commissario straordinario Santi Giuffrè il 12 agosto scorso, non avrebbe avuto accesso alla documentazione perché questa non si trova.
Manca anche il libro dei soci, che risulta vidimato dalla Camera di Commercio nel 2013, ma materialmente non è nella disponibilità dell’amministratore. Nella società nessuno sa dove sia finito. All’appello mancherebbero molti verbali delle attività svolte negli ultimi 4 anni tra la gestione di Gianluca Quarta nominato dall’amministrazione di Mimmo Consales, e quella di Teresa Bataccia scelta dall’amministrazione guidata da Angela Carluccio.
Manfredi brancola nel buio. Pare che solo una parte della documentazione sia custodita nello studio del commercialista Vincenzo Di Giulio che si occupa della contabilità, consulenza che gli è stata affidata da Bataccia in quei pochi mesi in cui è stata alla guida della società. Nessuno ha mai fatto una copia di questi documenti da lasciare nei cassetti degli uffici delle Farmacie comunali. E a quanto pare sarebbe difficile anche reperire questo materiale.
Non solo, ma la neo amministratrice ha anche oscurato il sito internet. Se si clicca a www.farmaciecomunalibrindisi.it si legge che il sito è in manutenzione. Manfredi ha deciso di oscurarlo perché non venivano rispettate le norme sulla trasparenza. Nessun atto dei provvedimenti assunti era stato pubblicato. Solo all’inizio, nel 2013, la legge era stata rispettata ma poi nessuno ha provveduto ad aggiornare. A quanto pare non si trova neanche il contratto che affida la gestione del sito al webmaster. Con la gestione Quarta era lo stesso amministratore che si occupava di aggiornare le pagine, ma poi Bataccia aveva affidato all’esterno.
Per ora Manfredi non si sbilancia, non vuol puntare il dito su presunte mancanze dei suoi predecessori nell’organizzazione burocratica della società, ma a quanto pare starebbe presentando una relazione dettagliata sulla documentazione mancante. Sparita nel nulla, o comunque non nella disponibilità dell’ attuale amministrazione.
La mancanza di questa documentazione non ravviserebbe però al momento nessuna irregolarità penale ma chiaramente crea dei problemi alla nuova gestione. “Abbiamo dato degli indirizzi precisi alla nuova amministratrice in materia del rispetto dei procedimenti di trasparenza anche sul sito della società per le attività, il reclutamento di personali e incarichi – spiega la subcommissaria del Comune di Brindisi Mariangela Danzì – ma l’avvocatessa ci ha informato di aver trovato delle difficoltà nella pubblicazione dei provvedimenti e si è riservata di fornire tutte le informazioni in una dettagliata relazione”.
La società partecipata a totale capitale pubblico gestisce due farmacie: quella in via Grazia Balsamo e quella in via della Mimose al quartiere La Rosa. Dopo anni di bilanci in nero, con la gestione Quarta finalmente i conti furono chiusi in positivo. E la società che era stata messa in liquidazione fu salvata. Fu lo stesso Quarta a presentare all’allora sindaco Consales un relazione su degli ammanchi ritrovati nella gestione precedente in cui amministratrice era Maria Teresa Cavaliere. Da questo ne scaturì un’inchiesta giudiziaria in cui la donna risultò indagata per peculato aggravato, continuato e falso. Un ammanco di 215mila euro con segnalazione alla Corte dei Conti.
Da oltre tre anni il bilancio delle due farmacie si chiude in positivo.
Lucia Portolano (per Il7 Magazine)
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