BRINDISI- (da il7 Magazine) Gestione e valorizzazione dei beni monumentali a Brindisi, sospeso il bando per l’affidamento. Dopo le contestazioni espresse dal movimento 5Stelle e da Articolo Uno (espressione della stessa maggioranza di Riccardo Rossi) in seno al Comune di Brindisi, il dirigente responsabile del procedimento, Nicola Zizzi, a seguito del parere negativo del segretario generale, Pasquale Greco, ha deciso di sospendere l’avviso pubblico destinato all’affidamento e alla valorizzazione dei beni monumentali di Brindisi. L’avviso di sospensione è stato pubblicato martedì scorso e recita così: “L’Avviso pubblicato in data 3 maggio 2019 all’Albo Pretorio del Comune di Brindisi, rivolto ad associazioni di volontariato e di promozione sociale e ad imprese, per l’acquisizione di manifestazioni di interesse a partecipare a selezione finalizzata alla procedura di evidenza pubblica e dalla stipula di una convenzione di durata triennale avente ad oggetto attività di valorizzazione dei beni monumentali della città, qualificazione e promozione dell’immagine, e dell’offerta turistico-culturale, fruibilità e accessibilità delle sedi, ai sensi dell’art.6 del D.Lgs. n.42/2000, e il relativo termine di scadenza per la produzione delle istanze di partecipazione, sono sospesi, per le motivazioni riportate nella determina dirigenziale n. 76 del 21/05/2019 nelle more degli atti di indirizzo che la Giunta Comunale vorrà impartire circa il prosieguo della relativa procedura.”
Tradotto vuol dire che resta tutto sospeso sino a quando la Giunta Comunale non darà altre indicazioni. Che il bando per la gestione dei beni monumentali in qualche modo “scottasse” si era capito dalle insinuazioni da parte di qualche consigliere comunale che aveva sottolineato come l’avviso “fosse stato redatto a misura di qualcuno o che, in ogni caso, era stato formulato in modo da restringere il campo dei partecipanti. Proprio Articolo Uno, la parte più a sinistra della maggioranza di Riccardo Rossi aveva detto chiesto il ritiro dell’atto. A questo punto il sindaco ha rimesso tutto in discussione consegnando il bando nelle mani del segretario generale. Nel frattempo il dirigente del procedimento, Nicola Zizzi, aveva inviato una nota proprio al sindaco e al segretario generale con la quale si ripercorreva tutta la procedura seguita per formulare il bando dimostrandone così la regolarità. Lo sforzo del dirigente, alla luce dell’ultima decisione assunta, ossia quella ella sospensione, pare non essere servito a molto. Questo lo si evince dalla stessa determina, la famosa determina 76 del 21 maggio 2019, con la quale si sospende il bando. Ma ancora di più appare evidente che qualcosa sia andato storto quando si riporta il parere del segretario generale le cui valutazioni critiche indicano la non regolarità dell’avviso pubblico. Testualmente: “Con determina del 3 maggio 2019 veniva approvato, nella sua formulazione tecnica, unitamente allo schema di domanda di partecipazione, l’avviso pubblico in questione, redatto sulla base degli indirizzi ricevuti dalla Giunta con la deliberazione di cui innanzi. In pari data l’avviso veniva pubblicato all’Albo Pretorio del Comune con la scadenza del termine per produrre le istanze di partecipazione prevista per le ore 12.00 del 23 maggio. A seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico in questione, comparivano sugli organi di stampa articoli contenenti critiche e dubbi sulla legittimità della procedura seguita e dei contenuti dell’avviso stesso. Al fine di fornire elementi di chiarimento al riguardo, lo scrivente inoltrava al Sindaco e al Segretario Generale proprie note, con le quali veniva ripercorsa la procedura seguita e si forniva conferma della regolarità della stessa. In entrambe le comunicazioni, lo scrivente si rimetteva comunque alle determinazioni della Giunta, per la emanazione di eventuali atti di indirizzo da attuare. Con nota, indirizzata al sindaco e alla giunta comunale, il Segretario Generale forniva le proprie valutazioni critiche in ordine alla regolarità del procedimento amministrativo adottato per la redazione dell’avviso pubblico in questione, concludendo con la considerazione che la determinazione n.877/2019 e il relativo avviso pubblico non siano regolari”. A questo punto , con il parere negativo del segretario generale, la questione non poteva essere certo ignorata. Ed allora ancora una volta il dirigente del procedimento ha fornito ulteriori elementi per dimostrare la legittimità della procedura e chiedendo una nuova valutazione al sindaco e alla Giunta. Siamo arrivati così a due giorni dalla scadenza dell’avviso pubblico, ultimo giorno utile per la consegna delle istanze di partecipazione era il 23 maggio, il dirigente Nicola Zizza firma la sospensione del bando. “Al fine di non pregiudicare ulteriormente le aspettative e le attese degli eventuali partecipanti alla procedura di evidenza pubblica in corso, comunicava, pur in assenza di indirizzi al riguardo e nelle more degli stessi, che avrebbe proceduto ad adottare un proprio atto finalizzato alla sospensione della ridetta procedura e del relativo termine di scadenza fissato per la presentazione delle istanze di partecipazione”.
Questa determina mette in stand by il bando per “la valorizzazione dei beni monumentali della città, qualificazione e promozione dell’immagine e dell’offerta turistico culturale, fruibilità e accessibilità delle sedi” che prevede la gestione per tre anni con una spesa per il Comune di 45mila euro più iva all’anno.
In questi giorni a seguito delle contestazioni non solo si è chiesto l’annullamento del bando ma si è anche paventata l’ipotesi di un affidamento del servizio alla Fondazione del Nuovo Teatro Verdi che già in altre occasioni si è occupata di promuovere il territorio attraverso l’organizzazione di eventi come accaduto per Natale e per l’Estate brindisina. Un impegno non da poco al quale si aggiungerebbe anche la gestione dell’accessibilità ai monumenti, quale l’apertura e la chiusura degli stessi.
Lucia Pezzuto
per il7 Magazine
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